NAPOLI- Sono ferree e stringenti, soprattutto per quello che concerne certi aspetti, le norme decise oggi dai vescovi della Campania per le feste religiose: ‘no’ all’usanza di ”attaccare denari” alla statua del Santo, alla raccolta di offerte e alle fermate durante la processione per gli spettacoli pirotecnici. No a spese eccessive per assoldare cantanti.
Vietate, soprattutto, le ‘fermate’ nei pressi delle abitazioni di boss e malavitosi, che spesso hanno guadagnato la ribalta delle cronache, come accaduto spesso per San Catello a Castellammare di Stabia (foto) e a Parete, nel Casertano, per la processione di Maria Santissima della Rotonda.
Regole per evitare, ad esempio, che la Festa dei Gigli, nel quartiere Barra, alla periferia di Napoli, possa essere ‘oggetto di conquista’ dei clan.
Insomma il percorso, concordato con il Consiglio pastorale parrocchiale, unico organo al quale competete l’organizzazione, deve seguire le vie principali e la processione deve concludersi entro due ore. Vietati ”rigorosamente” gli spettacoli ”leggeri”.
Il documento della Conferenza Episcopale della Campania stabilisce anche che ”parte delle offerte ricevute in occasione della festa devono essere utilizzate per gesti di carita’ e per migliorare le condizioni delle chiese”. Le regole saranno comunicate in questi giorni a tutti i parroci campani. Ai Vescovi e’ stato deputato il compito di controllare l’applicazione delle norme stabilite. Qualora vengano ravvisate irregolarita’, non e’ escluso che la processione venga sospesa. Parte delle offerte ricevute devono essere utilizzate per gesti di carita’ e per migliorare le condizioni delle chiese.