L’intramoenia fa sorridere le tasche dei medici che hanno optato per questa possibilita’. Almeno quelli delle Regioni del Nord. Mediamente il compenso percepito dal professionista e’ pari a 17.800 euro l’anno, ma la differenza tra le Regioni e’ fortissima: si passa dai circa 30mila euro l’anno che si mettono in tasca i camici bianchi della Lombardia agli 8 mila dei loro colleghi sardi o calabresi. E’ quanto emerge dall’ultima relazione ministeriale sul pianeta intramoenia nel 2011, un testo in tre volumi inviato dal dicastero di Lungotevere Ripa al Parlamento.
In particolare i guadagni maggiori si registrano in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. In linea con la media nazionale sono invece gli introiti percepiti dai medici di Piemonte, Valle d’Aosta, Marche e Lazio.
Nettamente sotto la media risultano poi i guadagni registrati in Sardegna, Calabria, Molise, Sicilia, Basilicata e Campania, oltre che nella Provincia autonoma di Bolzano nella quale pero’ la libera professione non e’ molto diffusa. La relazione consegna inoltre un quadro dell’intramoenia, dal punto di vista dei costi e dei ricavi, ad andamento variabile.
Infatti, dopo un progressivo trend in crescita del +10% nel 2006-2009, i ricavi hanno iniziato a subire una battuta di arresto dal 2010, passando da 1 miliardo 264 mln di euro del 2009 a 1 miliardo 256 mln nel 2011. Ma accanto alla diminuzione dei ricavi, sono calati progressivamente anche i costi, diminuiti del 2% tra il 2009 e il 2011. Tirando le somme il saldo per prestazioni intramoenia aumenta significativamente passando da 162,4 mln di euro del 2009 a 176,9 mln di euro nel 2011 con un incremento di circa il 9%.