SALERNO- La Corte di Giustizia Europea per la duecentoduemillesima volta, questa volta con una sentenza pilota, lo scorso gennaio ha condannato lo Stato italiano per i trattamenti inumani e degradanti nelle carceri, conseguenza e appendice dell’irragionevole durata dei processi, e ne deve appunto rimuovere le cause strutturali che determinano la violazione dello Stato di diritto e dei diritti umani negli istituti penitenziari entro dodici mesi, a oggi ne sono rimasti soltanto nove, pena l’espulsione della Repubblica italiana dall’Unione Europea.
Solitari Marco Pannella e i Radicali individuano nell’amnistia quale unica riforma strutturale per rimuovere quelle cause indicate dalla sentenza della Corte e dai precedenti richiami del Consiglio d’Europa, per il rientro appunto nella legalità costituzionale ed europea.
Un grande SATYAGRAHA gandhiano in questa settima santa che i credenti dedicano alla passione e alla resurrezione del Cristo, per dare con il nostro digiuno la forza al Regime italiano di rispettare le sua propria legalità, le leggi che si è dato.
Dichiarazione di Donato SALZANO segretario Ass. “Maurizio Provenza” e membro del Comitato Nazionale di Radicali italiani:
“Mi sarei aspettato nel corso del dibattito tenuto ieri alla Casa Circondariale di Salerno sulla “legalità”, un confronto tra una rappresentanza di studenti e detenuti con il Procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti, il Provveditore ed alcuni giornalisti. Che appunto il dott. Roberti si soffermasse nel suo intervento solo e soltanto sul tasso di legalità in città, invece che anche di sentenza pilota della Corte di Giustizia Europea e semmai del principio costituzionale di presunzione d’innocenza o sulla natura eccezionale dell’istituto della custodia cautelare. Sarebbe stato forse pretendere troppo in un carcere che vanta il triste primato europeo di detenuti in attesa di giudizio. Beati coloro che avranno fame e sete di giustizia perché saranno saziati e beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli”
Donato Salzano
