ARCHIVIOPontecagnano: Sel interroga il sindaco sui beni confiscati alla mafia

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PONTECAGNANO (SA)- Dal gruppo consiliare di Sel riceviamo e pubblichiamo: «Egregio Sindaco, Egregio Assessore al Patrimonio, sicuramente siete informati circa le numerose attività che l’Organizzazione Libera di Don Ciotti, che raccoglie in Italia circa 1300 tra associazioni, enti e gruppi locali, sta promuovendo contro le mafie e il malaffare.

 

Fra le tante iniziative messe in campo c’è quella che riguarda l’utilizzo dei beni confiscati alla camorra in Campania. Beni confiscati da rendere disponibili per favorire il loro riutilizzo sia per fini sociali che per creare occasioni di lavoro per i giovani e le fasce deboli.

A tale riguardo e con l’intento di dare, a nome dell’intera Comunità di Pontecagnano Faiano, un contributo sostanziale alla lotta contro le mafie e al sostegno al lavoro per i giovani e i disoccupati della nostra comunità, gradirei conoscere quali sono nel nostro Comune i beni confiscati alla malavita e quale è il loro attuale stato d’uso ovvero: se sono attualmente riutilizzati o meno, se sono riutilizzati da chi e a quali condizioni, e se c’è da parte del Sindaco e dell’Assessore al Patrimonio la volontà di non metterli in vendita per fare cassa ma di pianificarne il recupero e l’assegnazione, tramite bando di evidenza pubblica, per fini sociali e lavorativi.

Chiedo altresì al Presidente del Consiglio Comunale che, nell’ambito di una effettiva democrazia partecipata, l’interrogazione e la risposta siano comunicate ufficialmente al Consiglio Comunale nella prossima adunanza.

In attesa di una tempestiva risposta a questa mia “interrogazione” invio distinti saluti.

Dr. Carlo Naddeo
Consigliere Comunale – Capogruppo
Sinistra Ecologia Liberta’

Redazione Eolopress

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