SALERNO- Via libera ad espressioni di mordace critica politica come ‘dilettanti allo sbaraglio’, ‘giocolieri’ e ‘turisti della politica’. A sdoganare questo genere di espressioni e’ la Cassazione che sottolinea che quando si deve criticare l’operato di un politico si possono tranquillamente utilizzare “espressioni aspre, accese, di impatto emotivo e di rapida suggestione, nonche’ oggettivamente offensive” a patto che non trasmodino “in gratuita ed immotivata aggressione alla sfera privata del destinatario e non ne attinga l’onore, il decoro e la reputazione, che sono beni giuridici personali, tuttavia non vulnerati quando le espressioni adoperate investono una sua scelta politica”.
In questo modo, la Quinta sezione penale – sentenza 7421 – ha dichiarato inammissibile il ricorso del pm diSalerno contro l’assoluzione dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa, “perche’ il fatto non costituisce reato”, accordata al sindaco di Giffoni Valle Piana e ad un consigliere provinciale querelati per avere offeso un consigliere regionale apostrofato in termini ironici con espressioni del tipo ‘giocoliere’ , ‘turista della politica’, ‘delittante allo sbaraglio’.
Nel dettaglio, la Cassazione spiega che le espressioni utilizzate sono “frutto di mordace critica politica piuttosto che significativi attacchi alla sfera morale” del politico “essendo messa in discussione non gia’ la dignita’ ma la professionalita’ nell’esercizio di un ruolo politico”.
Da qui l’innammissibilita’ del ricorso del pm che riteneva superato “il limite della continenza in quanto le espressioni usate erano non solo veementi e accese ma trasmodavano in attacco personale tacciando il politico di inadeguatezza all’esercizio della carica ricoperta”.