NAPOLI- Nella nuova sede, ‘Citta’ del gusto’ conferma l’esperienza delle Scuole di cucina, curate dai docenti chef del Gambero Rosso, cosi’ come Professione Cuoco, il programma intensivo di tre mesi per acquisire le nozioni fondamentali per intraprendere il mestiere, e, dopo l’inaugurazione del corso Professione Pasticcere, da quest’anno partira’ Professione Pizzaiolo.
‘Citta’ del gusto’, che e’ gia’ presente a Torino, Roma, Palermo e Catania, prevede anche l’apertura di spazi di ristorazione aperti al pubblico, con una cucina basata su piatti semplici e con prodotti tipici di stagione.
“La struttura dovra’ diventare un polo di riferimento non solo regionale – spiega il presidente della Camera di commercio, Maurizio Maddaloni – del made in Naples e del made in Campania. La nostra tradizione enogastronomica e l’esperienza del Gambero Rosso saranno il valore aggiunto anche per attrarre turisti”.
Il presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia, rimarca le potenzialita’ dei prodotti napoletani, che “sono tra i piu’ amati nel mondo” e, rivolgendosi alla classe politica, parla di “miopia” per la cancellazione del ministero dell’Agricoltura e del Turismo.
“Piu’ del 20% del Pil dell’occupazione e’ in questo settore – ragiona – il futuro dell’Italia e’ nell’agricoltura, nel Mezzogiorno, mentre un mondo tardo industriale e nordista ha fatto perdere di vista queste cose a causa dell’ignoranza di molti nostri politici”.
Per il presidente del Cis-Interporto, Giovanni Punzo, con l’apertura del polo “si allungano di 11 miglia i confini della citta’. Per questo – aggiunge – bisogna costruire il canale navigabile che dal porto di Napoli arriva all’interporto di Nola e rifare il waterfront partenopeo, creando cosi’ lavoro per 20 mila giovani tra costruzione e gestione”.