ARCHIVIOEboli, terreni dell’Orientale: i dubbi dei Riformisti

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Terreno agricolo

 

EBOLI (SA)- Dal gruppo consiliare “Liberi e Riformisti” riceviamo e pubblichiamo: «Abbiamo diffidato Melchionda dal siglare la transazione con l’Istituto L’Orientale di Napoli, conciliando una lite avviata nel 1991 dall’allora Sindaco Donato Guercio per garantire ad Eboli la proprietà delle “Terre dell’Orientale” ed il diritto di uso civico sulle stesse a vantaggio dei suoi concittadini.

 

Una transazione non conforme agli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale con delibera n. 11 dell’11.02.2009, già allora costretto a deliberare sulla base di informazioni incomplete. Parliamo di un patrimonio di circa 400 ettari a Eboli, nella zona più fertile della piana del Sele, e di oltre 200 ettari ricadenti nel comune di Battipaglia, che ci si appresta a svendere senza informare né il Consiglio comunale, né l’opinione pubblica. Diciamo no ad un patto scellerato del tutto insoddisfacente e dannoso per il Comune a fronte della sola acquisizione in piena proprietà di circa il 25% delle terre contese, e del 10% circa in comproprietà con l’Università l’Orientale di Napoli per realizzare insieme un progetto di sviluppo, omettendo la regolamentazione degli sui civici e la ripartizione dei ‘frutti’ dei terreni almeno a far data dalla lite ed escludendo, tra l’altro, i terreni ricadenti nel Comune di Battipaglia a beneficio dei privati. Ma cosa ancor più grave, abbiamo saputo, ed il Sindaco era ben informato, che la parte che verrà al Comune è soggetta ad un vincolo di in edificabilità assoluto per effetto del Piano dell’Autorità di Bacino vigente da metà del 2012. All’Istituto universitario, invece, andrebbe la parte maggioritaria, edificabile, il cui valore di mercato è pari a centinaia di milioni di euro. Una disparità di valore e di trattamento di cui non vi è traccia nello schema di transazione, ma che equivale alla perdita per Eboli dell’occasione di risanare le casse comunali, abbassare le tasse ad imprese e cittadini e pagare i fornitori stremati dalla gestione fallimentare. Accontentarsi di pochi spiccioli, per mettere una toppa al bilancio senza risolverne le criticità, e rinunciare alle proprie ragioni aprendo la strada agli affari di qualche caporione della piana, non ha nulla a che fare con il governo di Eboli e la tutela degli interessi dei suoi cittadini. Chiediamo con urgenza un Consiglio comunale sulla questione per fare la scelta giusta ed evitare che la Corte dei Conti debba occuparsi anche di questo danno erariale.

Eboli, 24.01.2013

Liberi e Riformisti

Redazione Eolopress

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