EBOLI (SA)- Il Circolo “La Sinistra” di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ di Eboli, dopo oltre tre anni di duro ma, per tanti versi, entusiasmante lavoro, compie una scelta sofferta, dura, ma non più rinviabile: interrompe le proprie attività.
Con il gruppo di compagni che ha animato la vita della Sezione in questi anni, abbiamo cercato di far riappropriare della politica la gente comune, di riaffermare che “libertà è partecipazione”, di portare in politica i valori storici della sinistra arricchiti di nuove sensibilità, di costruire anche qui ad Eboli un luogo aperto alla partecipazione di tutti, iscritti e non iscritti, un laboratorio di idee e di iniziative su temi concreti, che riguardano la vita del paese e la qualità della vita dei cittadini.
Con questi compagni abbiamo condiviso un sogno, abbiamo cercato, pur con tutti i nostri limiti, di affermare un nuovo modo di fare politica e, sebbene con tanti errori, abbiamo cercato di costruire un partito nuovo.
Abbiamo fatto tutto questo lottando fin dall’inizio, non solo verso l’esterno ma anche all’interno del nostro partito, con gli organismi provinciali.
Una sfida enorme questa in un momento di crisi della politica e dei partiti, di crisi economica e culturale, di disimpegno da una parte e populismo dall’altra.
Una sfida ancora più difficile in un partito che, nel mentre a parole affermava – per voce del suo massimo esponente – la volontà di coagulare la “sinistra diffusa” e di tutti i suoi valori e tutte le sue istanze (su lavoro, giustizia sociale, solidarietà, diritti, …), nella pratica faceva terra bruciata alla sua sinistra; mentre a parole affermava valori di libertà, di partecipazione, di uguaglianza, nella pratica permetteva che al suo interno crescessero e si affermassero i “padroni” dei partiti che avevano inizialmente aderito a S.E.L., a volte il peggio, almeno nella nostra esperienza.
Si è smarrita la strada!, non capiamo più dove stanno andando e che partito stanno costruendo.
E così abbiamo dovuto, fin dalla nascita di questo Circolo, lottare con le unghie e con i denti per affermare la nostra libertà di azione e di pensiero, trovandoci nelle scorse elezioni amministrative con un segretario provinciale che sosteneva non il candidato sindaco di S.E.L., ma il candidato sindaco di un’altra coalizione (candidato poi passato a destra prima della conclusione del ballottaggio), trovandoci di fronte ad organismi regionali e nazionali che hanno fatto finta di niente, che non hanno dato alcuna risposta ai nostri ricorsi, che hanno messo la polvere sotto il tappeto anche quando abbiamo denunciato le gravi “irregolarità” (per usare un eufemismo) del congresso provinciale farsa con il quale fu “scelto” a Salerno il primo segretario provinciale, Michele Ragosta.
Aver taciuto allora, crediamo abbia aperto la strada alle ancora più gravi “irregolarità” verificatesi all’atto delle primarie del 29 dicembre: possiamo oggi definire le “irregolarità” del congresso provinciale “prove tecniche” di brogli. Dal congresso provinciale ad oggi i nostri rapporti con i livelli provinciale e regionale del partito si sono man mano ridotti a quelli strettamente indispensabili; abbiamo continuato a lavorare a livello locale, sperando con il tempo, collegandoci ad altri circoli, di “contaminare” il partito con “buone pratiche”, continuando a sperare che il livello nazionale del partito fosse altra cosa. Abbiamo continuato a svolgere la nostre attività politica anche quando hanno cercato, avvalendosi di persone “più in linea” con quelle logiche, di “occupare” il Circolo di Eboli, perché non lo si era riuscito a zittire ed a piegarlo a logiche spartitorie. Fino ad arrivare alle primarie farsa di dicembre 2012.
Avevamo già avuto notizie su quello che si stava organizzando e lo abbiamo denunciato agli organismi regionali e nazionali, al punto da arrivare alla decisione di ritirare, prima del 29 dicembre, la candidatura di Gerardo Rosania dalle primarie per la scelta dei candidati. Ma il partito ha preferito far finta di niente!
Dopo abbiamo solo potuto assistere a dei veri e propri brogli: regole diverse per i diversi Circoli, numero di schede votate che andavano ben oltre il numero dei possibili votanti, maggioranze bulgare di voti per alcuni candidati, scorrettezze inaudite verso i circoli “non allineati”. Abbiamo scritto esposti alle commissioni interne al partito, ancora convinti che si trattasse di “episodi” e non di un “sistema”. Abbiamo scritto direttamente a Nichi Vendola, convinti che lui e il partito nazionale non avrebbero potuto non intervenire ed espellere chi aveva usato questi metodi, che non avrebbero potuto non commissariare la Federazione di Salerno.Ma nulla si è mosso.
Abbiamo anche cercato di capire la delicatezza del momento, con le elezioni alle porte, ed abbiamo proposto soluzioni che permettessero di mettere da parte chi aveva organizzato tutto questo per garantire la propria elezione in Parlamento, senza danneggiare il partito e senza far perdere la faccia ai malfattori. Ma non si è voluto seguire nemmeno questa strada, probabilmente perché si preferisce non sentire la puzza di chi porta voti e far finta di non vedere i metodi utilizzati per portare quei voti.
Le risposte burocratiche e formali ricevute nella riunione regionale dal rappresentante della direzione nazionale, Gennaro Migliore, e dai responsabili regionali del partito ci dicono con una brutalità sconvolgente, purtroppo, che la questione morale, i valori della trasparenza e della correttezza non sono più di attualità in questo partito. Col passare dei giorni siamo venuti a conoscenza del fatto che situazioni simili si erano verificate in tante altre città sparse per l’Italia. I ricorsi si sono moltiplicati, ma tutto è stato messo a tacere, alla faccia della questione morale!
In Campania le situazioni più eclatanti. Proprio nel nostro sud, proprio nella nostra regione, dove maggiore è il bisogno di affermare la cultura della legalità. E, per finire, quando abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti, per poter verificare il numero di votanti, le firme degli elettori ed il rispetto delle regole su chi poteva votare, ….. sono spariti i 64 scatoloni contenenti le schede votate in tutta la provincia di Salerno e tutte le liste dei votanti con le firme degli elettori!
Ma allora come si sono valutati i ricorsi? E come si sono stilate le liste dei candidati?
Abbiamo sentito come uno schiaffo in faccia le dichiarazioni secondo cui “le primarie sono state una grande festa di partecipazione democratica”. E, per riconoscere “l’ottimo lavoro” svolto dal segretario provinciale salernitano di S.E.L., Nichi Vendola si candida capolista proprio nel nostro collegio elettorale, salvo poi optare per il seggio che conquisterà in Puglia e far arrivare direttamente in Parlamento chi, qui in provincia di Salerno, ha organizzato tutto questo: Michele Ragosta. E arriveranno in Parlamento tutti gli altri Ragosta sparsi per l’Italia.
E’ una triste scelta quella effettuata da Vendola e dall’intero partito, quella di far finta di niente, quella di venire a millantare le primarie come una gioiosa prova di partecipazione democratica. Non è questo il partito che volevamo costruire, non sono queste le persone che possono rappresentarci, non è questa la politica nuova che volevamo proporre agli ebolitani e agli italiani.
Grazie, ma noi non ci stiamo! Si è superato il limite della decenza! Sono questi i motivi che ci hanno indotti ad una scelta così dolorosa.
Il circolo di S.E.L. “La Sinistra” CHIUDE! in segno di dissenso profondo verso le pratiche della “cattiva” politica invalse in S.E.L. in provincia di Salerno, clamorosamente avallate dall’atteggiamento del “nazionale”!
Una scelta dolorosa per questo “collettivo” e per ciascuno di noi; non a caso il simbolo di S.E.L., che per l’ultima volta campeggia su un nostro comunicato, è listato a lutto: hanno ucciso l’idea di un partito “diverso”, nato per riunificare la sinistra e per ridare voce e speranza ai più deboli.
Ogni compagna/o deciderà, a livello personale, se conservare la propria adesione a S.E.L.; sicuramente ci sarà chi, con l’avallo del segretario provinciale (contento per aver rimosso l’ “anomalia” ebolitana), meno sensibile alla questione morale ed ai valori della correttezza e della trasparenza cui abbiamo informato l’attività del nostro Circolo, provvederà ad aprire una nuova struttura di S.E.L.; ma questa, francamente, è una “narrazione” che non ci interessa, non ci affascina, non ci riguarda!
Nonostante tutto, però, noi continuiamo a credere che un modo diverso di fare politica esiste, che la Politica è qualcosa di bello, di necessario, di entusiasmante.
Continuiamo a pensare che la Politica è la vita della collettività, che (come dice Benigni) bisogna “amare” la Politica.
È per questo che l’esperienza con S.E.L. di questo gruppo, compreso il consigliere comunale Gerardo Rosania, SI FERMA QUI, ma la nostra attività CONTINUA.
Abbiamo tutti insieme, infatti, deciso di non disperdere il piccolo patrimonio costruito in questi anni ed abbiamo deciso di dare vita al Gruppo Spontaneo “La Sinistra”, un movimento aperto a chiunque si riconosca in questa idea di Politica.
Ci sembra bello riprendere nel nome lo spirito di partecipazione di cittadini attivi che, negli anni ’70, diedero vita ad Eboli alla bella esperienza del Gruppo Spontaneo d’Azione: un gruppo di cittadini che scelsero di non stare a guardare dalla finestra ciò che accadeva al nostro paese in quel periodo e di non fermarsi semplicemente a parlar male degli amministratori locali del tempo, ma attivarono un doposcuola popolare nel centro storico e denunciarono sistematicamente e pubblicamente la mala-amministrazione del tempo.
Invitiamo anche i tanti iscritti di S.E.L. in altre parti d’Italia che hanno condiviso con noi l’indignazione per quello che si è verificato a mettere in piedi laboratori simili ed a collegarci in rete.
Invitiamo tutti fin d’ora all’inaugurazione di questa nuova esperienza sabato 26 gennaio 2013 alle ore 19,30 nella nostra sede di Via Europa 6.
Gruppo Spontaneo “La Sinistra”
Eboli