ARCHIVIODisastro pagamenti della P.A. ai privati: ora servono 54 giorni in più

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La Pubblica amministrazione e’ sempre piu’ lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio e’ salito a 193 giorni. Lo rileva un rapporto di Confartigianato dal quale emerge che tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) saldano le fatture alle imprese e’ aumentato di 54 giorni.

Per arginare il malcostume dei ‘cattivi pagatori’, dal primo gennaio entrano in vigore le norme che fissano a 30 giorni il termine ordinario per regolare i pagamenti nelle transazioni commerciali tra Enti pubblici e aziende private e tra imprese private. Una legge tanto piu’ necessaria, secondo Confartigianato, visto che alle imprese il ritardo con cui la Pa salda i propri debiti rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla nuova legge costa 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari.

 

La Pubblica Amministrazione ha accumulato debiti commerciali per 79 miliardi nei confronti dei fornitori di beni e servizi. Di questi, 35,6 miliardi si riferiscono a debiti verso fornitori del Servizio Sanitario Nazionale, che comprende Asl, Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie e Irccs.

A farsi attendere sono soprattutto le Asl che hanno tempi medi di pagamento di 269 giorni che pero’ arrivano a picchi di 793 giorni in Calabria, 755 giorni in Molise, 661 giorni in Campania, 398 giorni nel Lazio, 349 giorni in Puglia, 308 giorni in Sardegna. Nel complesso i tempi medi di pagamento delle Asl della Mezzogiorno sono di 425 giorni, piu’ che doppi (+120%) rispetto ai 193 giorni medi delle Asl del Centro-Nord.

Redazione Eolopress

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