“Sono numeri da mattanza pirotecnica, un vero bollettino da guerra che caratterizza la notte di San Silvestro, un buco nero di sangue, bombe fuorilegge e affari criminali” quelli relativi ai fuochi d’artificio e ai ‘botti’ di Capodanno, secondo quanto denuncia Legambiente. “In Italia, negli ultimi cinque anni, sono 2.423 i feriti, 5 i morti e ben 2.154 le persone denunciate o arrestate”.
L’eta’ piu’ colpita dal fenomeno dei botti illegali risulta essere quella compresa fra gli 11 e i 14 anni, mentre le parti del corpo maggiormente danneggiate sono la mano destra e gli occhi.
“Siamo davanti a numeri da brividi, una vera propria mattanza da ultimo dell’anno – commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente per la Campania – Cifre che rappresentano un monito per i tanti cittadini che alimentano questa stupida e criminale usanza”. Inoltre, “il pericolo aumenta in questi ultimi giorni, quando diventa piu’ frenetica la vendita di fuochi illegali e proibiti presso bancarelle sprovvisti di licenza che nascono come funghi. Il mercato risente della crisi e preoccupano i botti ‘low cost’: fuochi pirotecnici artigianali e a basso costo, economici ma micidiali. Fuochi a fabbricazione rudimentale e per questo ancora piu’ pericolosi, in particolare cipolle e bombe carta. Il loro basso costo garantisce a tutti la possibilita’ di acquistarne in grossi quantitativi”.
Il mercato dei fuochi, poi, “alimenta la criminalita’ con un giro d’affari che negli ultimi anni era stimato in 25.000 euro per circa 40 giorni di lavoro. Del resto, con 10 euro di investimento – denuncia Legambiente – se ne ricavano da 100 a 300 euro. Laboratori disseminati per lo piu’ in provincia di Napoli, nelle zone rurali li’ dove sono piu’ complicati i controlli e dove il lavoro inizia da ottobre a ritmi serrati per arrivare a San Silvestro con decine di migliaia di pezzi da vendere”.