ARCHIVIOMovimento 5 Stelle: per il napoletano Fico «la democrazia c’è»

grillo fico

NAPOLI- Nel Movimento 5 Stelle “la democrazia esiste” e quello che Beppe Grillo ha voluto difendere “e’ il patrimonio culturale e umano costruito in questi anni”. E’ l’opinione di Roberto Fico (a destra nella foto) attivista napoletano del Movimento 5 Stelle, il piu’ votato alle ‘parlamentarie’ in Campania, gia’ candidato presidente della Regione nel 2010 e a sindaco di Napoli nel 2011.

 

“Grillo e Casaleggio – spiega all’Adnkronos Fico – mettono a disposizione un contenitore che ha regole semplici e chiedono di rispettarle. Ma le critiche costruttive sul contenitore sono sempre state prese in considerazione, a differenza del fuoco cosiddetto ‘amico’ che non puo’ essere tollerato in un momento come questo nel quale c’e’ una fretta incredibile, tra raccolta firme ed elezioni anticipate senza un motivo valido”. Nessun dubbio quindi sulla trasparenza del Movimento: il succo del messaggio di Grillo “e’ che in questo momento cosi’ faticoso non possiamo tollerare il fuoco amico di chi non vuole stare piu’ in questo progetto e non lo sente suo”.

“Oltretutto, – continua Fico – chi vuole contribuire attivamente alla costruzione lo fa senza esporsi andando in quelle trasmissioni che rappresentano il sistema dell’informazione che abbiamo combattuto. Siamo a un passaggio di epoca e anche le modalita’ di partecipazione informativa alla vita pubblica del paese deve ‘bypassare’ l’oligopolio informativo rappresentato dai Santoro e dai Ballaro’. Non siamo vip, siamo cittadini che fanno politica e che devono lavorare per costruire le leggi del paese, informando tutti che si sta costruendo qualcosa di nuovo”.

Lo si fara’, come sempre attraverso la rete e i gazebo, ancor di piu’ nei prossimi giorni quando partira’ la raccolta delle firme necessarie per partecipare alle elezioni politiche del 2013: “Sono convinto che ce la faremo – garantisce Fico – ma resta il fatto che ci hanno messo in una condizione pesante, di fretta e ansia di fare il prima possibile e di farlo bene, pur non avendo il tempo. E questo perche’ si vuole anticipare le elezioni al 17 febbraio nonostante Monti non sia stato sfiduciato e non si capisce perche’ non si possa andare a votare in primavera. Poche persone si mettono d’accordo per fare i loro interessi e non quello che e’ giusto per la collettivita’, e’ questo il default che dobbiamo riparare e lo faremo in Parlamento”.

(adnkronos)

Redazione Eolopress

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