ARCHIVIOEcomafie in aumento: il 55% dei reati ambientali è al Sud

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Ecomafie sempre piu’ attive in Italia. Aumentano i reati ambientali intercettati dalle autorita’ di controllo, sebbene in vetta alla classifica si assestano le regioni meridionali, in primis la Campania.

 

In aumento, quindi, i reati ambientali: nel 2011 ne sono stati scoperti 33.817, 93 al giorno, con un incremento di circa 9,7 punti percentuali rispetto al 2010 e di 18,8 punti percentuali rispetto al 1997. E’ quanto emerge da un rapporto dell’Eurispes.
I reati ambientali sono diffusi in tutto il Paese, sebbene alle prime posizioni si confermi la predominanza delle regioni meridionali (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia), seguite dal Lazio, con un leggero peggioramento della Sicilia, passata dal 5° al 3° posto e due miglioramenti, costituiti da Puglia e Lazio in perdita di una posizione.
Tra le regioni ”virtuose” si registrano la Valle d’Aosta, stabile agli ultimi posti della classifica di Legambiente, il Trentino Alto Adige ed il Molise, in discesa dal 2007, il Friuli Venezia Giulia, in ascesa nella classifica (dalla 19esima posizione alla 17esima) ed infine l’Umbria. L’analisi della distribuzione dei reati per ripartizione geografica conferma il primato quantitativo dell’Italia meridionale ed insulare, responsabili di oltre il 55% dei reati accertati dal 2007 al 2011.
Adnkronos

 

Redazione Eolopress

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