AGORA'pianadelsele“Veterinarius, piper et panem”, il manuale sulla zootecnia 

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Medici veterinari e zootecnia, un rapporto indissolubile e fondamentale per la cura e la salute degli animali all’interno degli allevamenti e che nella piana del Sele si concretizza nel desiderio di trasferire i segreti del mestiere. Nasce così “Veterinarius Piper Et Panem” il nuovo manuale di sopravvivenza per giovani buiatri, così come inteso dall’autore, il dottore Dioniso Del Grosso ed il suo team Vet Buiatri Salerno. Grazie ad una trama avvincente ci si immedesima nei due protagonisti, veterinari neolaureati, che affrontano peripezie, dubbi e certezze, fino a scontrarsi con la dura e, talvolta difficoltosa realtà del mondo zootecnico e degli allevamenti.

In questo affascinante viaggio nella zootecnia italiana, Dionisio Del Grosso è affiancato dal team di medici veterinari formato da: Concetta Avallone, Emanuela Califano, Davide Cembalo, Luigi Lavorgna, Debora J. Mainardi e Francesca Salerno, fotografando il presente ma anche gli ultimi cinquant’anni del settore nell’Italia meridionale. 

“Il libro è nato da una considerazione che abbiamo fatto tutti insieme perché nel nostro comparto ci sono delle situazioni di criticità che creano sofferenze sia a noi medici veterinari sia agli allevatori- ha spiegato il dottore Del Grosso: “i giovani neo laureati, uscendo dall’università, hanno una scarsissima preparazione in buiatria, e molto spesso quando subentrano in questo ambiente si sentono spaesati, poco preparati sulla pratica. Abbiamo voluto creare questo manuale per offrire una serie di consigli utili per avvicinarsi alla zootecnia nel migliore dei modi”.

Un “manuale di sopravvivenza” per Debora J. Mainardi che, essendo la più giovane del gruppo, ha sentito l’esigenza di questa guida pratica: “Il manuale è ricco di informazioni utili sia par avere un giusto approccio con gli allevatori, con caratteristiche ben diverse tra loro, sia ad esempio per il vestiario, fortemente esposti tutto l’anno a  condizioni metereologiche di ogni genere. Si trovano- inoltre, consigli sull’attrezzatura da portare sempre con sé, o da tenere in auto nelle situazioni di emergenza”. 

Ma perché il titolo in latino? “La frase- come spiega Del Grosso- è un latinismo adattato a un detto napoletano “il veterinario a pan e puparuol”, che tradotto significa “il veterinario alla buona”. In effetti questo manuale l’abbiamo scritto alla buona, non essendo scrittori di professione». Il volume va a colmare un vuoto sulla scena letteraria tecnico-scientifica, mancavano trucchi, segreti e informazioni dedicati al mondo zootecnico. 
Fonte_ Ruminantia.it

Redazione Eolopress

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