Sceglie di sostenere la storia e partecipare alla scoperta del quarto tempio di Poseidonia, un gioiello dell’architettura dorica costruito circa 2500 anni fa e scoperto fortuitamente l’estate scorsa durante i lavori di pulizia del tratto nord della cinta muraria di Paestum (finanziati con fondi europei PON), Roberto Savarese, titolare dell’azienda alimentare ebolitana “Sorrento Sapori e Tradizioni” conferma il sostegno al parco archeologico di Paestum e Velia e per il secondo anno consecutivo contribuisce con una donazione di 10.00 euro sul portale “Art Bonus“.
“La valorizzazione del territorio è tra i primari obiettivi della nostra azienda – dichiara Savarese – La nostra mission è contribuire a diffondere nel mondo la cultura e l’amore per il cibo italiano di alta qualità. Lavoriamo con uno sguardo orientato al futuro, ma con le radici salde nella tradizione e nell’esaltazione dei valori del nostro territorio. La Piana del Sele ci racconta una storia antica e vivace, dove Poseidonia-Paestum è protagonista. Abbiamo scelto di aderire per la seconda volta ai progetti del Parco per sentirci parte attiva di un disegno più ampio e di una rete che punta a un progressivo sviluppo territoriale e culturale”.
Sebbene gli archeologi hanno finora recuperato più di 230 elementi come capitelli, metope, colonne e architrave visitabili nel Museo di Paestum, il tempietto dorico è tuttora a rischio a causa del delicato stato di conservazione.“I primi elementi del tempietto sono stati individuati un anno fa: era il 12 giugno quando dai rovi è apparsa una metopa con tre rosette scolpite a rilievo – racconta il direttore archeologo Gabriel Zuchtriegel– Da quel giorno abbiamo lavorato e studiato molto per indagare e recuperare il monumento e comprendere il suo contesto urbanistico, considerato che si trova in una zona periferica rispetto agli altri tre templi di Paestum. Temiamo che se non interveniamo tempestivamente con uno scavo estensivo, una parte di tutto ciò possa andare persa: solo riportando alla luce le antiche strutture saremo capaci di proteggerle, ma anche di rispondere alle tante domande ancora aperte relative alla divinità a cui era dedicato il tempietto, ai rituali che qui si compivano, all’inquadramento storico artistico dell’edificio e altro ancora. Chiediamo il sostegno di tutti per proteggere la nostra storia e per valorizzare il passato, facendolo rivivere nel nostro futuro”.
Le donazioni devono avvenire mediante il portale Art Bonus, permettendo così ai mecenati di ottenere un incentivo fiscale che consente una detrazione, fino al 65%, per chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
Da quest’anno è possibile sostenere lo scavo del tempietto anche con la destinazione del 5×1000 alle attività del Parco Archeologico di Paestum e Velia, spuntando la sezione “Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici” contenuta nei modelli per la dichiarazione dei redditi CU, 730 e UNICO, indicando il codice fiscale 93028470651.
Federico Mazza
Esploratore gastronomico