Forse non tutti sanno che uno dei più famosi giallisti italiani, Andrea Camilleri creatore del fortunatissimo personaggio del Commissario Montalbano è stato anche un autore per bambini.
Proprio uno dei suoi testi di narrativa per i più piccoli “Magarìa” recentemente ripubblicato, in versione illustrata, ha catturato la mia attenzione, tra gli scaffali di una libreria. Il libro racconta la storia di Lullina e del suo caro nonno. Un giorno la bambina confida al nonno di aver fatto un sogno stranissimo, in cui un omino tutto vestito di giallo, le rivelava la formula magica per far scomparire le persone. Lullina, presa dalla curiosità di provare se davvero funziona pronuncia le parole… ”Firiri, borerò, parupazio, stonibò, qua non sto!”. E come per magia ecco che la piccola scompare! Il nonno preoccupatissimo si mette a cercarla dappertutto disperatamente. La ritroverà? E dove sarà finita Lullina, dopo aver pronunciato le sette parole “mammalucchigne”?
Camilleri si concentra in questa storia sulla relazione tra nonni e nipoti, mescolando elementi reali a quelli magici e surreali, usando un linguaggio semplice ma arricchito da simpatiche parole dialettali della sua tanto amata Sicilia, presente in tutti i suoi scritti che siano essi per grandi o piccini. Non avrebbe potuto di certo deluderci un autore che ha fatto della fantasia il suo pane quotidiano, come raccontò in una famosa intervista : “Mia nonna Elvira era saggia ed autorevole ed è stata la figura che ha aperto la mia fantasia. Parlava agli oggetti e agli animali come se fossero creature umane, e cambiava voce a seconda dell’oggetto, dicendomi: “Ma secondo te posso parlare al pianoforte come parlo alla saliera?”. “Aveva l’abitudine di inventarsi parole, e quando ancora non ero in grado di leggere mi raccontò tutt’intero Alice nel paese delle meraviglie. Fu il mio primo libro.”
[usr 5.5]