Che in città ci fosse un problema di sicurezza era stato lo stesso primo cittadino a ribadirlo in più occasioni e farsi promotore di un incontro con il Prefetto di Salerno Francesco Russo per chiedere “attenzione ed interventi concreti per mettere in campo azioni di contrasto ai fenomeni della prostituzione, della micro delinquenza, della aggressioni, delle tensioni nelle aree dove si registra la presenza di irregolari” e pare che si sia avuta una maggiore presenza sul territorio di uomini e mezzi delle forze dell’ordine.
Ma basta girare in città per accorgersi di quanto sia dilagante il fenomeno della strafottenza, non parliamo di malavita organizzata (che pure esiste ma circoscritta in ambiti specifici) ma di una dilagante inciviltà che permea gran parte della comunità, per cui nulla finora hanno sortito le soluzioni scelte dall’amministrazione pubblica: dalle deiezioni canine ai graffiti su scuole e monumenti, dal caos parcheggi al traffico urbano, alla pulizia di strade e piazze.
A lamentarsi non sono solo i residenti delle periferie, dove è quasi tollerata qualche mancanza. Si è scontenti ovunque. La città appare sciatta e in preda all’anarchia. E se a parlane è anche un sacerdote, e dei più autorevoli, come don Enzo Caponigro (nella foto in basso) significa che il malcontento si manifesta anche nell’intimità di un confessionale.
Appena quindici giorni fa una missiva a sua firma raggiungeva le stanze del sindaco e del consiglio comunale, si legge: “i cittadini di Eboli da anni sono vessati da furti e atti vandalici da parte di bande di veri e propri delinquenti, a cui spesso si aggiungono fenomeni di microcriminalità”.
Poi continua: “Macchine di grossa cilindrata scorazzano indisturbate a tutta velocità lungo le arterie della città e dell’agro (…) traffico caotico, con macchine in sosta in doppia fila si riscontrano ad ogni ora del giorno. La vigilanza e controllo sul territorio non è sempre continua ed efficace. Il sistema di videosorveglianza non è efficace, essendo perlopiù stata realizzata con telecamere a bassa risoluzione di alcuna verifica certa dei fatti registrati. La vigilanza lungo le strade è poco efficace e continua, senza alcuna programmazione della sorveglianza”.
E conclude: “Ritengo di sollecitare le massime autorità comunali a redigere un piano straordinario per la sicurezza pubblica che preveda la programmazione, la prevenzione e l’attuazione di provvedimenti più incisivi allo scopo di intervenire con maggiori strumenti sul fronte della sicurezza pubblica e privata dei cittadini di Eboli. Altro è solo fumo negli occhi degli ebolitani”.
* Foto pubblicate su Facebook da: Mariella Peduto in copertina, Federica Rosati (in alto a sx)