Straordinaria scoperta al Centro dei Ematologia e Oncologia pediatrica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, un particolare tipo di emoglobina, finora sconosciuto, offre una speranza ai malati di anemia cronica, come la piccola paziente in cura presso l’ospedale a cui la scienza finora non aveva saputo dare una cura.
“Diagnosticare una nuova variante dell’emoglobina può essere molto complesso, soprattutto se la proteina è instabile e si degrada in tempi molto brevi. Per questo la bambina è rimasta senza diagnosi certa per anni, prima di arrivare al nostro centro. Grazie alla scoperta, infatti, per la piccola paziente ora saranno possibili terapie mirate, di sicuro più efficaci e volte a combattere un nemico almeno conosciuto” ha dichiarato Silvio Perrotta, direttore del Centro di Ematologia e Oncologia pediatrica dell’ateneo campano.
Questa nuova variante di emoglobina prende il nome proprio dal famoso architetto che dà il nome all’ateneo e offrirà una cura per la bambina affetta da anemia cronica fornendo una terapia adeguata.
La ricerca, effettuata da Maddalena Casale, ricercatrice per il Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica e da Saverio Scianguetta, biologo presso il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Università Vanvitelli, è stata pubblicata su Clin Biochem.