Con l’estate, arrivano immancabili i soliti consigli per avere una pelle sana e luminosa sotto il sole: evitare di esporsi durante le ore più calde, applicare sempre una protezione solare scegliendo con cura l’SPF più adatto al proprio fototipo, proteggersi con cappello e occhiali da sole, bere molta acqua, eccetera eccetera eccetera. Ma c’è una pratica che in molti sottovalutano e che raramente viene raccomandata, una pratica che è invece importantissima per il benessere della nostra pelle quando siamo in vacanza: sto parlando dell’applicazione di un buon doposole.
Al tramonto, dopo una giornata passata in spiaggia, e dopo una doccia rinfrescante, non c’è nulla di più piacevole e di più salutare per l’epidermide dell’applicazione della crema doposole.
La pelle dopo l’esposizione al sole tende a diventare più secca, arida e spenta, e ha bisogno di una buona dose di idratazione per mantenere l’abbronzatura più a lungo e per conservare tono, morbidezza e luminosità.
Un buon doposole non solo idrata e nutre la pelle, ma ha anche una funzione lenitiva, sfiammante e decongestionante per rivitalizzare e rinnovare la pelle stressata dal sole e per prevenire l’invecchiamento cutaneo.
Non dimenticare poi che una pelle non idratata tende a favorire spellature e l’antiestetico effetto a macchia di leopardo, classico dell’abbronzatura che va via su una pelle trascurata.
Ma quali ingredienti dobbiamo ricercare in etichetta per scegliere una crema doposole, ovviamente ecobio, che si prenda realmente cura della nostra pelle?
Ingredienti nutrienti ed emollienti come Olio di Argan, Olio di Cocco, Olio di Oliva o Burro di Karitè non dovrebbero mancare, associati ad estratti rigeneranti, rinfrescanti e lenitivi come Aloe, Calendula e Camomilla, così da garantirci una pelle morbida e rigenerata.
Insomma, ci sono molte ragioni per cui non devi assolutamente dimenticare di mettere in valigia il tuo doposole ecobio.
Redazionale