FacciaafacciaVestire un’azienda, una questione di stile: la “sartoria”di Njucomunicazione

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Cos’è il “brand identity” e quanto incide sul successo di un’azienda che, attraverso una specifica identità, fidelizza e accresce il proprio pubblico? A spiegarci come avviene l’incontro tra progetto e idea creativa, di cosa ci sia dietro la scelta e lo sviluppo di un marchio e di quanto sia importante una strategia comunicativa nella diffusione di un messaggio è Mario Cavallaro (nella foto), direttore creativo e colonna portante di Nju:comunicazione srl, società pluripremiata con sede ad Eboli, oggi leader nel “branding”, nello “strategic design” e nel “packaging”.

Maida, Mustilli, Fornace De Martino, Nuceria group, Olio Basso sono solo alcuni tra i nomi che hanno scelto l’agenzia ebolitana per vestire i propri prodotti. Non sono mancati i riconoscimenti, anche internazionali, che di recente nju:comunicazione ha collezionato, non ultima la “Etichetta d’Oro” nelle categorie 5 e 4, al “Vinitaly Design Int’l Packaging Competition” per i vini Jévule e Evoli progettate per l’azienda agricola Cicalese.

“E’ la conferma che nessun progetto è troppo piccolo per essere grande. Encomiabile è lo sforzo della piccole aziende, soprattutto del Sud, che investono nel miglioramento della propria immagine. La progettazione di una identità aziendale oggi diventa determinante per promuovere in maniera adeguata delle vere eccellenze”.

Vi definite artigiani della comunicazione, cosa s’intende?
“Il cliente va sostenuto e accompagnato passo dopo passo pensando per lui a formule comunicative sempre nuove e su questo si elabora un progetto su misura, come un sarto che confeziona l’abito giusto”.

Immaginando che non sia facile relazionarsi con un cliente restio al cambiamento o fermo a un approccio più tradizionale con il mercato, quali sono le fasi che portano alla nascita di un brand?
“Il primo passo, più duro e complesso, è capire cosa vuole il cliente e dove vuole arrivare. E’ in questa fase che si raccolgono le informazioni attraverso briefing periodici con i committenti, che non sempre accettano di buon grado l’idea di un restyling. La sfida è proprio questa. Il cliente ha sempre ragione? Non nel nostro settore”.

Mario Cavallaro è chiaro su questo punto e con il suo team, composto da tecnici, creativi, copywriter, disegnatori, va avanti per la sua strada convinto che la creatività made in Italy faccia la differenza e che sostenerla sia una dovere morale.
“Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura alla Federico II di Napoli ho approfondito i miei studi presso l’Istituto superiore del design e fin da subito ho messo in pratica quanto appreso cimentandomi con il lavoro. Nel tempo però ho maturato la convinzione che in Italia, al contrario di quanto avviene nel resto del mondo, al design viene riservato davvero poco, tranne rare eccezioni. Scarsa la formazione per le menti creative, nonostante il made in Italy sia ampiamente riconosciuto ed apprezzato all’estero. Non parliamo poi del Sud, dove sono rarissimi i centri di riferimento. Ci sarebbe tanto da fare”.

La società è giovane, ma lunga è la storia dei suoi protagonisti, ce la racconti?
“Nju:comunicazione nasce circa quindici anni fa come studio associato, dove lavoravano fianco a fianco diverse professionalità, ma in maniera slegata. Convinti sostenitori del contagio delle idee abbiamo affinato tecniche e linguaggi, lavorando come corpo unico nell’elaborazione e sviluppo di un progetto. Oggi l’agenzia si confronta con clienti non solo italiani. E questo mi inorgoglisce, considerando che è tutto frutto di sacrificio e passione. Possiamo dire che non abbiamo mai goduto di finanziamenti pubblici, anzi molto spesso abbiamo contribuito alla realizzazione di progetti senza alcun obolo, solo per il piacere di farlo”.

Nju:comuncazione unica azienda del sud Italia a vincere nel 2017 il “Fedrigoni Top Awards”, chiude lo scorso anno in bellezza, ciliegina sulla torta il “Silver Pentaward 2018” a New York per il progetto “Oli d’Italia- Sabino Basso selezioni”, accreditando l’agenzia di comunicazione nel panorama della brand strategy e del design internazionale tutto made in Italy. Raccontaci il segreto di tanto successo.
“Semplicità e utilità sono state alla base del packaging pensato per Olio Basso che, indossando una nuova veste, moderna, originale, varca i confini nazionali per promuovere l’eccellenza italiana anche all’estero. E’ una grande soddisfazione quando il cliente registra benefici grazie ad un nostro progetto”.

Piedi saldi nella piana del Sele ma con lo sguardo rivolto al mondo, oggi nju:comunicazione è anche un’importante riferimento in campo professionale per quanti hanno voglia di cimentarsi con il settore.
“Alle nostre esperienze e professionalità aggiungiamo anche una serie di collaboratori freelance per supportare il cliente in ogni momento della comunicazione. E lo studio è anche frequentato da giovani leve desiderose di apprendere. Siamo una factory, siamo tanti ma non troppi”.
Ad affiancare Mario Cavallaro, in questa avventura sono: Stefano Marra, art director junior, Annamaria Varallo, graphic designer, Nicola Feo, copywriter, Simonetta Pagliuca, graphic designer, Pino De Nicola, rapporto clienti, Carla Del Regno, web developer, Lucia Gallotta, copywriter. 

 

Emanuela Carrafiello

Giornalista

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