IN CITTA'SaluteTaglio ai posti letto in ospedale, in crisi il bacino Sele-Calore

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Piana del Sele e valle del Calore penalizzata dal piano ospedaliero 2019, con una drastica riduzione dei posti letto (pare 355) tra gli ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide. A denunciarlo è  Rosa Adelizzi, presidente del comitato per la tutela della salute pubblica.
A fronte dei 797 posti letto ospedalieri da spalmare sui Comuni del bacino Sele-Calore, ne sono stati previsti solo 442, creando non pochi disagi agli ammalati costretti a lunghi ed estenuanti viaggi. “Il piano, per ciò che attiene alla provincia di Salerno- spiega Adelizzi- non risponde a logiche di equità nell’accesso dei servizi da parte di tutta l’utenza salernitana e di giusta ripartizione dei servizi previsti sui territori della intera provincia: l’area della Valle del Sele e del Calore ha circa 310.000 abitanti e risulta, in toto, l’area più popolata della provincia di Salerno e, ora, la meno servita in termini di posti letto ospedalieri. Anche sui punti nascita, detta area, risulta la più penalizzata con la chiusura dei punti nascita e delle pediatrie di Eboli e di Oliveto Citra”. Poi aggiunge: “Erano previsti per l’area 45 posti letto di ostetricia, 6 di terapia intensiva neonatale, 7 di neonatologia e 24 di Pediatria, sono invece residuati solo 30 posti letto in ostetrica, 4 in terapia intensiva neonatale e 16 in pediatria nel solo Ospedale di Battipaglia”.

E’ sotto accusa il piano ospedaliero 2019, dito puntano contro il governatore Vincenzo De Luca, contro cui si scaglia il segretario della Fsi – Usae Rolando Scotillo: “Ci sono territori dell’alta Irpinia, ma anche del Salernitano, completamente abbandonati, lontani più di un’ora dal primo punto nascita. Per il nuovo piano ospedaliero- aggiunge- non sono stati nemmeno interpellati i comitati dei sindaci, così come prevede la normativa, così da far diventare questo un atto unilaterale di un commissario ad acta nelle vesti “di piccolo dittatore” che, a spese dei cittadini, dispensa deroghe e favori dimenticando i limiti del suo potere. Valuteremo il da farsi con i comitati territoriali e le forze politiche che vorranno rivendicare i diritti dei “dimenticati”, siamo rammaricati del fatto che, al momento, nessun sindaco della zona abbia chiesto spiegazioni e che gli stessi glissino le richieste di incontro sul tema”.
 

Redazione Eolopress

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