E’ al vaglio in Campania un nuovo modello di logistica integrata per arginare una mala pratica che pesa non poco sulla voce dei costi della sanità regionale. La gestione dei farmaci all’interno degli ospedali va ottimizzata in modo tale da aumentare la sicurezza per i pazienti, eliminando gli errori di somministrazione, e ridurre i costi a carico del servizio sanitario, evitando che medicinali per migliaia di euro vengano gettati, come recentemente denunciato dalla Fp Cgil a proposito dell’Ospedale del Mare.
Ecco perché allo studio della Regione Campania c’è un nuovo modello di logistica integrata dei farmaci e dei presidi medico-chirurgici illustrato martedì scorso presso l’hotel Holiday Inn di Napoli nel corso del workshop “Farmacia ospedaliera 2.0 – L’ingegnerizzazione dei processi associati alla gestione della farmacia ospedaliera”.
Patrocinato da Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie) e Aiic (Associazione Italiana Ingegneri Clinici), l’evento offrirà lo spunto per discutere di sicurezza dei pazienti e riduzione degli sprechi con un occhio all’esperienza nordeuropea, dove gli errori di dispensazione e somministrazione, oltre che le giacenze e la quantità di confezioni scadute, sono stati abbattuti dell’80 per cento. Da qui la necessità di puntare su automazione, robotizzazione, informatizzazione e ingegnerizzazione dei processi. Previsto anche un focus sulla sicurezza nella preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci oncologici.
Oggi, nel 64 per cento dei laboratori Umaca (Unità di manipolazione dei chemioterapici antiblastici) della Campania, come riporta tuttosanita.com, manca un sistema di prescrizione informatica delle terapie antiblastiche, mentre nei laboratori Ufa (Unità di farmaci antiblastici) sono in uso differenti sistemi di prescrizione informatica. Ne deriva la necessità di dotare le Oncologie mediche e i laboratori Ufa di un sistema di prescrizioni informatizzato: una strategia in grado di garantire linee assistenziali comuni e trattamenti omogenei sull’intero territorio regionale.