Dal primo concerto di Antonello Venditti nel 2002 ne è passata di acqua sotto i ponti e il Palasele da sfigata struttura di provincia si è trasformata in gioiello di punta del sud Italia per i concerti dal vivo. La tenacia, la competenza e lo spiccato fiuto sui gusti musicali assecondando l’avvicendamento tra generazioni, hanno consentito ad “Anni 60 produzioni” di vincere la scommessa: rendere il palasele di Eboli una tappa obbligata nei tour di artisti di fama internazionale.
Una sfida non facile, l’impiantistica sportiva di via Serracapilli non ha mai goduto di ottima salute celando irregolarità tecniche e vincoli urbanistici al limite della tollerabilità.
Diciassette anni dopo il costante lavorio di tutti gli organismi coinvolti, in primo luogo dell’amministrazione comunale guidata da Massimo Cariello che dopo il fallimento della società di gestione (la “Eboli Multiservizi”) riprende in mano le redini e scommette sulle potenzialità dell’impianto, ha consentito di portare alla ribalta nazionale una struttura nata monca.
Svincolati dai legacci della burocrazia e dalle discrimanti tecniche in materia di sicurezza, superate con interventi alle uscite di sicurezza laterali e in zona centrale, gli amministratori oggi puntano al pieno utilizzo del palazzetto trovando in Salvatore Contaldo, amministratore di Exposara srl, un partner sensibile e disponibile ad investire. L’installazione al soffitto di una griglia metallica con punti di appendimento centrali e laterali per supportare illuminazione, audio e apparto scenico, trasformano il Palasele in un impianto all’avanguardia, pronto ad ospitare fino a settemila persone, tra i più grandi del Sud.
Negli ultimi diciassette anni la realtà è mutata, come i tempi della musica e le esigenze di spettacolo. Dotare il Palasele di nuove attrezzature, valorizzandone la volumetria e al tempo stesso rimettere ordine nella pila di autorizzazioni, certificazioni, nulla osta e permessi vari, necessari per utilizzare un impianto sprovvisto di agibilità e sconosciuto al catasto, diventava una priorità.
La sinergia consolidatasi nel tempo con la società cavese, guidata da Anfonso Troiano e Franco Di Salvatore, con alle spalle trent’anni d’esperienza nel campo della musica live, ha così permesso che Eboli diventasse appetibile per i big della musica contemporanea: Tiziano Ferro, Jovanotti, Zero, Ramazzotti, Pausini, Negramaro, Ligabue, Modà, Antonacci, Nannini, Zucchero, Pausini, Mengoni, D’Alessio e si potrebbe continuare ancora. Concerti quasi tutti sold out e che hanno nel tempo accreditato Eboli come un punto di riferimento dei concerti in Campania.
La Anni 60 produzioni reduce da un anno d’oro (con 90 mila presenze nel solo 2018) ha già ‘schierato’ per i prossimi mesi grandi nomi della musica: 9 i concerti in quattro mesi con il top del pop italiano, 16 gli artisti pronti a fare tappa a Eboli, 200 e più i brani già in scaletta, oltre 1.000 minuti di musica live tra hit e set acustici.
Un 2019 ricco, dunque, con quattro acclamati ritorni (Emma, Negramaro, Alessandra Amoroso, Marco Mengoni) e per la prima volta con cinque nuovi big (Thegiornalisti, Ultimo, Fedez, il duo Raf-Tozzi).
I PROSSIMI CONCERTI:
Emma (18 febbraio, ESSERE QUI TOUR – EXIT EDITION 2019),
Negramaro (11 marzo, AMORE CHE TORNI TOUR INDOOR),
Alessandra Amoroso (23 marzo sold out e 4 maggio, 10 TOUR),
Thegiornalisti (28 marzo, LOVE TOUR),
Fedez (30 marzo, PARANOIA AIRLINES TOUR),
Ultimo (27 aprile, COLPA DELLE FAVOLE TOUR),
Raf-Tozzi (7 maggio),
Marco Mengoni (18 maggio, #MENGONILIVE2019).
Ma le sorprese non finiranno qui.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.