Plasmare la materia per raccontare emozioni, sentimenti e stati d’animo, storie dai tratti indelebili cristallizzate per sempre a testimonianza di un vissuto “impresso col fuoco”, è nella tecnica d’incisione di Maddalena Pumpo che rivivono tutte le passioni umane, ed è soprattutto l’universo femminile quello indagato e raccontato dall’artista nelle sue pirografie.
La libertà, le passioni giovanili, la sofferenza, il riscatto, la rinascita, nei suoi lavori eseguiti attraverso l’uso sapiente del pirografo una intima narrazione che conduce ai mille volti dell’essere umano, alle tante maschere di pirandelliana memoria che quotidianamente la società impone di portare ma che la vita, nel suo continuo fluire, svela nel tempo e sfuma.
Nasce ad Eboli Maddalena Pumpo (nella foto), dopo gli studi classici si iscrive alla Facoltà di Conservazione dei Beni Cultuali, assecondando la passione per la storia e l’arte. E’ nella sua città, dove vive e crea, che sperimenta l’uso di diversi materiali anche se è nella “grafica a fuoco” che trova una “forma espressiva prima che tecnico-artistica” per raccontare e raccontarsi.
Nella pirografia l’artista adotta un linguaggio chiaro, diretto, univoco e nella scelta del soggetto, che fissa nell’eternità del momento, avvia un processo introspettivo facendosi interprete di un racconto che si fa intimo e profondo, ma che l’occhio attento dello spettatore coglie, e ne viene attratto. Colpisce l’uso di dettagli, l’applicazione di specchi o farfalle ramate impreziosiscono le tavole rendendole uniche, irripetibili.
“Moods” è il titolo scelto per la sua personale in programma a Battipaglia dal 15 al 29 giugno al bar Capri. Un viaggio nella femminilità che sintetizza il suo percorso artistico con opere già note, esposte in diverse iniziative in giro per l’Italia, e lavori inediti.
Per Maddalena Pumpo la pirografia è ”un atto di dedizione”, un rapporto simbiotico che si crea con il legno, “è la materia a dettare le regole e a tracciare la via da seguire”.
“Il legno bruciato è profumo da conservare addosso”, ripete l’artista ebolitana che ha inaugurato il 2018 con la partecipazione ”Omaggio a Frida”, prima a Milano, poi a Lucca. La ritroviamo poi a Bergamo per un’asta di beneficenza presso la galleria Inarte Werkkuntst e a Ragusa presso il centro di aggregazione culturale, a cui aderisce. Un anno cominciato con i migliori auspici e, soprattutto, sotto una buona stella.