Anche il Medioriente scopre la mozzarella di bufala campana, tanto che negli ultimi anni è raddoppiata la quota di esportazione dei Dop in paesi come gli Emirati arabi, dove si registra una crescita nel consumo di quella “halal”, ovvero di cibo consentito ai musulmani osservanti. Si apre a nuovi mercati il Consorzio di tutela della mozzarella dop che, dal 18 al 22 febbraio, parteciperà al Gulfood, la principale fiera del settore food in Medioriente.
L’oro bianco della Campania sarà presente all’evento nell’ambito della collettiva organizzata dall’associazione dei formaggi a marchio Dop (Afidop) con Gorgonzola, Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano.
Triplicati negli ultimi anni i caseifici che esportano negli Emirati ed è raddoppiata la quota di esportazione, circa l’1% del totale, per un valore che supera il milione di euro. Una fetta in netta espansione è rappresentata dalla mozzarella di bufala campana certificata “halal”.
Il numero dei consumatori di religione musulmana è in forte aumento, tanto che 1 mozzarella Dop su 4 è destinata al mondo islamico.
“Il trend in crescita della mozzarella di bufala halal conferma l’apprezzamento globale del nostro prodotto da parte di ogni tipo di consumatore”, commentava il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo nell’agosto dello scorso anno- “Secondo il report di Euromonitor, i consumatori di prodotti a marchio halal – sottolinea – costituiscono un mercato di circa 2 miliardi di persone ed entro il 2030 peseranno per il 26 per cento dei consumi mondiali. Per alcuni Paesi islamici quello halal è un requisito doganale imprescindibile per l’entrata e la commercializzazione di alcuni generi alimentari. Il comparto della mozzarella Dop ha raccolto questa sfida e la sta giocando da protagonista”.