Consegnato il premio Bracci 2017 a Luigi Montano, medico originario di Oliveto Citra (Sa) che, in occasione della 90^ edizione del congresso nazionale di urologia a Napoli, ha anche spiegato i progressi in materia di “biomonitoraggio umano” attraverso il liquido seminale.
Montano (nella foto), autore di numerose pubblicazioni, uroandrologo presso l’ospedale “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra e presidente della Società italiana di riproduzione umana, è coordinatore del progetto pilota “EcoFoodFertility”, ricerca di biomonitoraggio umano, il primo al mondo con il sistema di valutazione su sangue e liquido seminale. Lo studio- come riporta Ondanews- nasce per valutare il danno precoce da inquinamento ambientale, riuscendo ad intervenire anche sul corretto stile di vita e nutrizionale per “riparare” eventuali danni da inquinamento. Dalla ricerca è emerso che il liquido seminale indica la salubrità dell’ambiente e attraverso la sua analisi è anche possibile prevenire e diagnosticare in tempo le malattie.
Durante lo studio condotto con il Cnr, sono stati esaminati 400 maschi sani ma residenti in aree con diverso impatto ambientale, la “terra dei fuochi” e la valle del Sele. Le analisi hanno evidenziato l’elevata presenza di metalli pesanti nel sangue e nel seme dei soggetti che vivono nella Terra dei Fuochi rispetto a quelli della Valle del Sele. Lo studio ha rilevato che i danni da spermatozoi non sani possono compromettere la vita sana del nascituro.
Intanto il Ministero della Salute ha finanziato gli studi condotti da Montano che si stanno espandendo in diverse aree d’Europa.
Mariateresa Conte