Si celebra quest’anno il ventennale della Borsa mediterranea del turismo archeologico e la città dei templi è pronta ad accogliere la kermesse trasformando il parco e il museo archeologico di Paestum nel baricentro dei tanti appuntamenti in calendario. E se finora “venti anni sono serviti per lanciare l’evento”, spiega l’assessore alla cultura Claudio Aprea, “oggi ci si aspetta che la Borsa si concretizzi in azioni ad hoc, in grado di rendere la città dei templi un esempio di territorio vocato al turismo archeologico”.
Si preannunciano tante novità per questa XX edizione della Borsa, organizzata dalla Leader srl, e sostenuta da Regione Campania, comune di Capaccio Paestum e parco archeologico di Paestum. Dal 26 al 29 ottobre, con la direzione di Ugo Picarelli, la Bmta animerà i luoghi della storia, ed il museo archeologico nazionale come anche la basilica paleocristiana offriranno scenari suggestivi ed interessanti per le numerose iniziative della BMTA.
Ma dalle stanze di palazzo trapelano indiscrezioni, pare sia volontà comune abbandonare l’attuale schema organizzativo della Borsa, che oggi non prevede una sede unica dell’evento ma l’allestimento di stand tra le antiche rovine greche. E l’assessore Claudio Aprea conferma la novità.
«E’ ormai chiaro che l’evento, per le sue proporzioni attuali e per le previsioni di crescita, non potrà più svolgersi in strutture provvisorie. Occorre che sia messo a disposizione un luogo fisico che, oltre a garantire una migliore fruibilità e gestione, permetterà di elaborare strategie che la rendano un vero e proprio motore permanente d’innovazione in seno al turismo archeologico e culturale, un laboratorio d’impresa culturale creativa, una centrale per Master Universitari nazionali e internazionali dedicati all’archeologia e alle scienze turistiche, una redazione di storytelling da porre al servizio della filiera turistica, una piattaforma sistemica capace di elaborare strategie di sviluppo pubbliche e private, una sede di continuo confronto istituzionale. Per questo motivo non abbiamo esitato nel ribadire a più riprese- spiega l’assessore- in sedute chiuse e aperte, che di certo questa ventesima edizione sarà l’ultima che si farà secondo lo schema usuale. Di certo, niente più tendostrutture tra le colonne doriche di Paestum. Su questo siamo tutti d’accordo. Stiamo lavorando per inquadrare in brevissimo tempo alternative su cui puntare e, nello stesso tempo, stiamo elaborando un aggiornamento del sistema BMTA al fine di riefficentarla secondo le più recenti logiche del mercato e renderla ancora più partecipata dalla cittadinanza e dai nostri operatori; per incrementare la portata delle ricadute che genera introducendo indicatori misurabili; per renderla capace di fornire spunti tesi a migliorare la produzione culturale del territorio, anche in termini d’impresa. Insomma, un nuovo percorso da intraprendere insieme alle Istituzioni, agli operatori, alle associazioni,alla cittadinanza».
«Venti anni rappresentano un traguardo importante che viviamo non tanto come celebrazione, ma come stimolo per una proiezione dell’importante kermesse verso il prossimo ventennio – aggiunge l’assessore- si avverte oggi il bisogno di vedere maturare effetti più concreti e tangibili, anche attraverso una maggiore consequenzialità nell’azione inter-istituzionale rispetto alle premesse. La Borsa, infatti, dovrà essere d’ora innanzi un momento fondamentale per far sì che cresca l’attenzione delle Istituzioni europee, ministeriali e regionali, verso Capaccio Paestum».
Intanto, per quest’edizione, ci saranno già delle novità che presentano un primo esempio delle leve su cui l’amministrazione comunale sta puntando per consegnare alla direzione organizzativa delle linee d’indirizzo che aprono una nuova fase. Infatti, tra i vari eventi, ci saranno gli short master universitari organizzati con Uni Pegaso ed il “Meet Paestum”, un b2b accreditato Enit, dedicato solo agli operatori di Capaccio Paestum e gratuito.
«Ci sarà anche più attenzione e spazio per i giovani – conclude l’assessore alla Cultura – con l’incremento dei laboratori di archeologia, sulla qual cosa punteremo molto per gli anni a venire ed un focus sulla presentazione di start-up culturali e creative, settore che intendiamo incentivare seguendo fitti programmi di formazione d’impresa, di emersione delle vocazioni e d’informazione sulle opportunità di finanza agevolata. Nel frattempo, tutto è pronto per goderci questa pregevole ed intensa edizione, considerando il compimento del ventennale come punto di partenza».