Il quotidiano francese Le Monde ha lodato in un reportage il quartiere napoletano di Scampia definendolo “lontano dai cliché della camorra“. Dopo lo scivolone del tabloid inglese The Sun che aveva definito Napoli tra i 10 posti più pericolosi al mondo, il quotidiano francese Le Monde dedica un reportage a Scampia.
Ma questa volta il quartiere viene quasi lodato: “A Scampia, l’arte piuttosto che la camorra”, titola il quotidiano. L’articolo è firmato da Margherita Nasi che vuole sottolineare che Scampia non è solo quella che si vede dalla serie tv di successo internazionale Gomorra.
“Lontano dai cliché mafiosi, una passeggiata urbana permette di scoprire il tessuto associativo di questo quartiere napoletano“, si legge nel pezzo. “Sul territorio, dove risiedono circa quarantamila abitanti, operano oltre 120 associazioni“, si dice del quartiere che è stato definito “Bronx du Vésuve”.
Poi sono state fatte delle interviste agli abitanti del luogo come allo storico presidente dell’associazione (R)esistenza anticamorra Ciro Corona: “In Italia come all’estero si continua a parlare di questo posto come epicentro di camorra. Ma i camorristi, se non sono pazzi, preferiscono le ville con piscine nei quartieri alti non la periferia”.
Menzionate, chiaramente, anche le famose Vele che a breve potrebbero essere abbattute: “Ispirate alle unités d’habitation di Le Corbusier vennero progettate dall’architetto Franz di Salvo nei ‘70 e, in teoria, dovevano riprodurre i vicoli del centro storico del capoluogo. Ma si sono in breve trasformate nella banlieu della città”.
Enrica Iacono_ ilgiornale.it
*Foto_ corrieredelmezzogiorno