ViaggiPompei di notte: gli scavi sotto una nuova luce

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Al via da oggi al 24 agosto, ‘Una notte a Pompei’ il percorso di suoni e luci che permette di visitare gli scavi campani anche di notte grazie al nuovo impianto di illuminazione del sito archeologico inaugurato dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dal ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, lo scorso 3 luglio.


Dopo questo avvio di sabato le visite si terranno il martedì e il giovedì, dalle ore 21 in sei turni per gruppi di 50/60 persone. Il costo della visita, che avrà una durata di 1 ora e un quarto, è di 11 euro.

“Il nuovo impianto di illuminazione di Pompei – aveva sottolineato Franceschini in occasione dell’inaugurazione dell’impianto di illuminazione – è un altro importante passo della rinascita di un sito archeologico unico al mondo, un percorso che in tre anni ha permesso di restituire al pubblico 30 domus, di dotare l’intera area archeologica di copertura Wi-Fi e di realizzare un itinerario di tre chilometri che consente la piena accessibilità a parte rilevante degli scavi. Grazie al suggestivo gioco di luci, le linee e le forme delle rovine risplendono ora di una rinnovata bellezza”.

“La rinascita di Pompei – aveva affermato nella stessa occasione De Vincenti – è fondamentale anche per l’immagine internazionale del Paese. Ora dobbiamo farne un punto di riferimento per lo sviluppo di tutto il territorio, collegando Pompei con Ercolano, Stabia, Torre Annunziata. Questa è una delle zone più belle del mondo, bisogna valorizzarla”.
Con la nuova illuminazione i visitatori potranno seguire un percorso di suoni e luci che dall’antica Porta Marina conduce nel pieno della storia. 

Oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per il supremo Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum), le attività dei fulloni (i lavandai) presso l‘Edificio di Eumachia, scandiscono le tappe di questo viaggio nel passato. L’itinerario si conclude alla Basilica, l’antico Palazzo di giustizia, dove le pareti dell’edificio si trasformano, grazie a una proiezione tridimensionale, in case e giardini pompeiani, pieni della vita e del colore che affreschi, piante e fiori regalavano alla vista e al godimento dei pompeiani.
Adnkronos

 

 

Redazione Eolopress

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