«È in fase di valutazione l’ipotesi di accorpare l’area archeologica di Velia al Parco Archeologico di Paestum. Non è previsto, allo stato attuale, l’accorpamento anche della Certosa di Padula in quanto presenta caratteristiche storiche e tipologiche ed esigenze strategico-gestionali diverse rispetto agli altri due siti » (…)
«Essa è stata, comunque, interessata dall’ accordo di valorizzazione tra la Direzione generale Musei e il Comune di Padula dello scorso 16 maggio». Ad annunciarlo in una risposta a una interrogazione in Commissione Cultura alla Camera è Dorina Bianchi (nella foto), sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare.
E ha aggiunto: “Per quanto riguarda il sito denominato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le aree archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula non può escludersi a priori l’ipotesi di una gestione unitaria del sito da parte di un unico soggetto. Tale ipotesi, infatti, potrebbe semplificare, in qualche modo, la governance del sito stesso, riducendo di fatto il numero di soggetti da coinvolgere nel coordinamento interistituzionale e rendendo quindi più immediata una parte dell’azione gestionale”.
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