Dai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane ma anche detersivi, vernici o addirittura mattoni per la bioedilizia, in Italia e’ scoppiata la ‘canapamania’ che ha favorito negli ultimi tre anni un aumento del 200% dei terreni coltivati. Lo dice uno studio della Coldiretti in occasione della storica entrata in vigore da pochi giorni della legge numero 242 del 2 dicembre 2016 recante ‘Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa’ resa necessaria per superare le diffidenze del passato e sostenere il boom in atto in Italia.
La ricerca della naturalita’ nell’abbigliamento, nell’alimentazione ed in generale l’affermarsi di stili di vita piu’ ecologici- sottolinea la Coldiretti- ha favorito la diffusione della canapa che e’ particolarmente versatile negli impieghi ma anche in grado dal punto di vista colturale e’ a basso impatto ambientale, contribuisce alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversita’. L’entrata in vigore della legge nazionale rafforza il percorso intrapreso in Regione Campania con l’approvazione il 29 dicembre scorso della proposta di legge per ‘Interventi per favorire la coltura della canapa e le relative filiere produttive’, che punta a promuovere e a favorire la rinascita della coltivazione della canapa industriale sul territorio regionale, quale coltura da reddito, per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonche’ quale specie vegetale in grado di ridurre l’impatto ambientale in agricoltura.
La legge nazionale favorisce le molteplici opportunita’ di mercato offerte dai tessuti ai materiali edili, ma anche olio, vernici, saponi, cere, cosmetici, detersivi, carta, imballaggi oltre a pasta e birra. Il declino, spiega la Coldiretti, “e’ arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del ‘boom economico’ che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un’ombra su questa pianta“. Oggi le Istituzioni sono consapevoli dell’esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidita’ che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia dove, spiega la Coldiretti, esistono le condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli. “Auspichiamo che il fenomeno gia’ crescente in altre regioni- afferma Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania- possa intercettare l’interesse dei giovani imprenditori campani verso l’innovazione, cosi’ come gia’ dimostrato in altre declinazioni della multifunzionalita’ agricola. Il boom della coltivazione della canapa apre nuovi scenari per esperienze di green economy, con conseguenti opportunita’ di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile”.
Fonte_Dire