“Dal prossimo anno tutti i ragazzi che ne faranno richiesta per iscriversi all’Università avranno la borsa di studio, purché siano meritevoli e privi di mezzi. Scomparirà finalmente dopo anni la figura degli ‘idonei senza borsa’, che riguardava soprattutto gli studenti del Mezzogiorno d’Italia”. E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone nel corso dell’incontro organizzato dal Pd a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sullo Student Act, il piano di investimenti per scuola, università e ricerca inserito dal Governo nella Legge di Stabilità 2017.
Il problema degli studenti risultati idonei ad avere la borsa di studio ma che poi, di fatto, non la ricevevano per mancanza di fondi da parte delle Università, ha riguardato in tutta Italia nell’anno scolastico 2014-2015 oltre 38mila studenti su un totale di idonei pari a 185.701; in Campania sono stati circa 9mila gli studenti che non hanno ottenuto la borsa a fronte di 17.424 idonei. “Molti ragazzi meridionali che non hanno ricevuto borse di studio dalle università ubicate nei posti in cui vivevano – ha spiegato Faraone – hanno trovato più conveniente trasferirsi al Nord, dove hanno ottenuto dagli Atenei quegli aiuti necessari per trasferirsi e studiare”.
La copertura di richieste di borse di studio è cresciuta negli anni, passando, per l’intero Paese, dal 75,9% dell’anno scolastico 2012-2013 al 79,3% dello scorso anno, quando la borsa di studio l’hanno ricevuta 147.306 studenti; stesso trend anche in Campania, dove nel 2012-2013 la copertura era di poco oltre il 25%, mentre nel 2014-2015 è stata del 48,7% con 8477 studenti idonei che hanno ricevuto il sostegno economico. “A differenza degli anni scorsi il Governo ha parametrato gli investimenti sul numero di ragazzi idonei, perciò nessuno resterà senza borsa di studio”.
Tra le misure previste dallo Student Act 400 borse di studio del valore di 15mila euro ciascuna per gli studenti più meritevoli, la “No Tax area” per gli studenti con un Isee inferiore ai 15mila euro, e “un forte investimento sull’orientamento, che coinvolgerà – prosegue Faraone – soprattutto i ragazzi delle scuole superiori e delle Università; tra le maggiori cause della dispersione scolastica c’è proprio la mancanza di percorsi che indirizzino gli studenti delle superiori verso un particolare tipo di lavoro. Sul fronte dell’edilizia scolastica, Faraone bolla come “fantasie” le cifre messe in giro sugli edifici a rischio. “Il dato di nove edifici scolatici su dieci che sarebbero pericolosi non è vero. Per anni sono mancati gl investimenti sull’edilizia pubblica, compresa quella scolastica, ora però il Governo ha preparato un piano da 7,4 miliardi per la messa in sicurezza di tutti gli stabili pubblici; i soldi ci sono, i Comuni dovranno solo presentare i relativi progetti” conclude Faraone.