Al via la Borsa della Ricerca 2016, l’evento di networking tra mondo della ricerca universitaria, startup, spin-off, impresa e investitori, organizzato dall’Università di Salerno e da Fondazione Emblema. L’iniziativa, in corso al campus di Fisciano fino a domani, giovedì 19 maggio, vede avvicendarsi speaker di prestigio e attori istituzionali del territorio sul tema dell’Open Innovation e della tutela delle conoscenze.
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”E’ il primo anno -precisa Pietro Campiglia, delegato al Fund Raising di ateneo e organizzatore della manifestazione- che l’evento perde la declinazione forSUD per assumere dimensione nazionale e coinvolgere così delegati di università e imprese provenienti da tutta Italia”. “La sfida lanciata e ormai raccolta -fa notare- da Borsa della Ricerca riguarda sia il rafforzamento della cooperazione tra università, impresa, centri di ricerca e finanziatori, sia favorire il trasferimento tecnologico delle conoscenze, nella convinzione che solo una ricerca orientata strategicamente potrà condurre allo sviluppo di nuovi prodotti e, quindi, a un vantaggio competitivo per le nostre imprese nel mondo”.
”In questi giorni -sottolinea Tommaso Aiello, direttore generale Fondazione Emblema e coordinatore della Borsa della Ricerca- l’evento si popolerà di oltre 300 presenze”. “La decisione di realizzare il Forum nazionale a Salerno – spiega – nasce dalla collaborazione avviata due anni fa con l’Università e dal desiderio di organizzare in Campania, anche attraverso il coinvolgimento attivo della Regione, una manifestazione che ormai rappresenta un appuntamento fisso per tanti ricercatori, giovani imprenditori, imprese e finanziatori provenienti da tutta Italia”. ”Anche in questa edizione -spiega il rettore Aurelio Tommassetti- sono tantissime le aziende e gli investitori che conosceranno il nostro ateneo. E’ a loro che va il mio riconoscimento per la sfida che insieme abbiamo scelto di portare avanti, a favore del patrimonio intellettuale più prezioso che abbiamo al Sud: i nostri giovani, le loro idee e competenze sempre più innovative e qualificate”.
– “L’Università di Salerno -ricorda- ha fortemente rafforzato negli ultimi anni il sostegno a tutte le attività connesse al trasferimento tecnologico, con la finalità di valorizzare e diffondere i risultati della ricerca universitaria, avviare sistematici rapporti con il tessuto economico e produttivo locale e favorire l’utilizzo dei risultati della ricerca nei processi produttivi innovativi”. ”La Campania -avverte il presidente Crui, Gaetano Manfredi– rappresenta un altro Sud: essa conserva ancora una qualità della ricerca più alta della media (i nostri ricercatori eccellono per i risultati delle loro ricerche, le pubblicazioni prodotte, le startup lanciate)”. “La nostra sfida in Campania -suggerisce- dobbiamo giocarla sulla qualità e sull’integrazione tra Università, mondo delle imprese e sistema delle istituzioni. Insieme dobbiamo tenere alta l’asticella della saper fare con qualità. In questo modo la Campania stessa potrebbe trainare il Mezzogiorno”.