Un bando per “attrarre” giovani ricercatori italiani e stranieri nei centri meridionali. Sono 11 i progetti di ricerca applicata sostenuti con circa 3,4 mln di euro in ambito biomedico (dalla ricerca contro i tumori e il parkinson, alla cardiologia, alla diagnostica, allo studio per impianti ossei con derivati da sughero), agroalimentare, ambientale (inquinamento marino, geologia, pesca intensiva) e della fotonica (fibre ottiche) messi a disposizione dalla Fondazione Con il Sud che ha selezionato i nuovi progetti di ricerca applicata proposti da altrettanti giovani ricercatori italiani e stranieri.
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Giovani che riceveranno un finanziamento privato a fondo perduto di circa 3,36 milioni di euro (una media di 306 mila euro a iniziativa) per studi altamente qualificati e di livello internazionale da realizzarsi nei dipartimenti universitari e nei centri di ricerca meridionali (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Diversi gli ambiti di riferimento: nanotecnologie, ingegneria, ambiente, agroalimentare, geologia e soprattutto medicina.
I ricercatori fino ad oggi hanno condotto la propria attività all`estero o in Italia, al di fuori delle regioni meridionali.
L`obiettivo del bando “Brains2South” è stato, infatti, “attrarre” giovani eccellenze nei centri di ricerca e nei dipartimenti universitari del Sud, nell`ottica di rafforzare i legami con il resto del mondo scientifico e come opportunità per sviluppare e potenziare carriere indipendenti. Questa edizione del Bando ha introdotto un`importante novità: le proposte sono state presentate direttamente dai ricercatori, con esperienza nei settori scientifico e tecnologico, che hanno indicato le host institution del Sud presso cui svilupparla.
Gli 11 giovani ricercatori (5 uomini e 6 donne, 2 stranieri, età media 38 anni) provenienti da 8 università estere e 3 italiane del centro-nord lavoreranno nei centri di ricerca di Napoli, Salerno, Lecce, Cosenza, Catanzaro, Trapani, Catania.