Ventidue racconti sul calcio e sulle realtà cittadine delle squadre che compongono la serie B 2015/16. S’intitola ‘Il campionato degli italiani’ la raccolta di 22 racconti scritti da giornalisti, scrittori e blogger di tutt’Italia.
{source}
<script async src=”//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js”></script>
<!– Sottotop menu –>
<ins class=”adsbygoogle”
style=”display:inline-block;width:694px;height:90px”
data-ad-client=”ca-pub-5807540174219874″
data-ad-slot=”2846875425″></ins>
<script>
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
</script>
{/source}
Fa tappa a Salerno venerdì 8 aprile alle 18 la presentazione dell’antologia ‘Il campionato degli italiani’ (ed. ego/omicron) presso il locale Friends Cafè sito in via Fieravecchia, con ingresso libero, evento organizzato in collaborazione con l’associazione Porto delle Nebbie. Saranno il giornalista Massimiliano Amato e lo psichiatra Corrado De Rosa a presentare l’antologia e a conversare con l’editore Gian Luca Campagna e con Roberto Guerriero, giornalista di Salerno, che ha descritto nel suo racconto dall’emblematico titolo ‘Battito a tempo di Salernitana”, una Salerno che pulsa vita e che detta i suoi ritmi seguendo le sorti della squadra granata. Tra fallimenti e momenti esaltanti della squadra ecco che si fonde la storia di una famiglia salernitana che ha a cuore l’andamento dei colori calcistici, tra piccoli drammi familiari e grandi cambiamenti epocali.
“Il campionato di serie B è il campionato degli italiani? Be’, sì, considerando che conta quasi la totalità delle regioni dello Stivale. Ma non è soltanto una questione di presenza, è un concetto che abbraccia la provincia e il campanile, dove il calcio è vissuto in maniera più diretta e genuina –descrive il progetto il giornalista Gian Luca Campagna, curatore dell’antologia-. Così, ecco dipanarsi un’antologia che ospita ventidue racconti come ventidue sono le realtà calcistiche e cittadine che compongono la serie B targata 2015/16, fondendo la religione sportiva degli italiani con la cronaca di quelle singole città. Ne è nata una raccolta che sì insegue lo sport più bello del mondo ma ne descrive anche gli spaccati, a volte in maniera dolce, altre senza miele sulla lingua, fotografando le realtà distorte o alleviate dal tirare calci a un pallone, permettendo a chiunque di sognare anche dalla periferia il calcio del mito e della leggenda. Storie che hanno come sfondo i colori di Pescara e Virtus Lanciano, Avellino e Salernitana, Cesena e Modena, Virtus Entella e Spezia, Brescia e Como, Novara e Pro Vercelli, Ternana e Perugia, Latina e Cagliari, Trapani e Crotone, Ascoli e Bari, Livorno e Vicenza. E la bellezza dei racconti è proprio questa: i diversi campanili, raccontati da scrittori, giornalisti e blogger dalle differenti anime, risultano emozionanti e vivi, come lo è una partita di calcio risolta con un rigore (sacrosanto) al novantesimo”.
Questa la rosa che ha coinvolto scrittori, giornalisti e blogger da tutt’Italia Titti Festa (Avellino), Marco Amabili (Ascoli), Bruno Palermo (Crotone), Gaetano Imparato (Livorno), Oscar Buonamano (Pescara), Lorenzo Mazzoni (Virtus Lanciano), Francesco Vannutelli (Perugia), Mauro Frugone (Virtus Entella), Roberto Guerriero (Salernitana), Sergio Fortini (Novara), Nicola Conforti (Trapani), Mauro Corno (Como), Andrea De Carlo (Modena), Gianluca Mattioli (Cesena), Marco Ursano (Spezia), Eva Pommerouge (Latina), Gianluca Atlante (Bari), Luca Biribanti (Ternana), Gianpaolo Laffranchi (Brescia), Franco Cottini (Pro Vercelli), Enrico Astolfi (Cagliari), Filippo Landini (Vicenza). L’allenatore? L’ideatore del progetto editoriale e il curatore Gian Luca Campagna.
Così troviamo storie che s’intrecciano con la città, trainano la passione della gente comune, smitizzano e ironizzano, abbracciando anche temi tabù e forti, senza veli e ipocrisia, confermando che il calcio resta confinato nella franchigia delle emozioni che difficilmente si riescono a spiegare a chi non varca i suoi confini e non scende in campo. Dal mondo singolarmente provinciale di Latina fatto di procaci milf interessate più ai garretti dei calciatori che al pallone alla passionale armonia di una città d’acciaio come Terni, dai ricordi con gli occhi di un bambino del braccio chiuso di Sollier dopo una rete alla morte di Renato Curi a Perugia al dramma degli immigrati che Trapani vive ogni stagione, da una scommessa nata male e finita peggio a Lanciano alla leggenda del fratello sfigato di Dan Corneliusson sul ramo del lago di Como, dalla tradizione olimpica e pitagorica di Crotone alla realtà colma di calcio e di vita di Salerno, dalla sciarpa portafortuna di un tifoso del Cesena allo spigoloso momento che vive un ultras del Novara, dai sogni e le delusioni di un bambino che tifa Avellino all’ironia della giovanissima Pro Vercelli che regala all’Inter una lavagna, dalla tensione del cronista che attende il ripescaggio del ‘suo’Ascoli in B al quadro picaresco, noir e cinico di una La Spezia preda della criminalità, dal dramma intimo e familiare di un tifoso del Vicenza ai sogni di un giovane che desidera giocare nel suo Entella, dai ricordi in bianco e nero di due tifosi del Pescara passando per YouTube e Twitter alla sorprendente solidarietà ‘a livello ultras’ dei tifosi del Cagliari, dai sogni di una notte di mezza estate a Modena con le preghiere alla Ghirlandina alle vicissitudini di un giovane ghanese con problemi di carta d’identità a Brescia, dai sogni di un giovane che un giorno esordisce con la maglia del suo Bari al ricordo sempre vivo di chiaroscuro e colmo di lacrime per il giovane amaranto Piermario Morosini, morto in campo il 14 aprile 2012 durante Pescara-Livorno, cui è dedicata quest’antologia.
Solo con questo assaggio, sale la voglia di leggerli tutti questi racconti, uno dietro l’altro, come fosse un’intera e unica giornata di serie B, dove si scontrano i diversi colori delle squadre segnati col nero su campo bianco. Ci provano tutti a infangarlo, a sgonfiarlo, a rottamarlo, ma il pallone, stoicamente, resiste grazie alla passione della gente. Perché si rigenera. Si rigenera ‘ogni volta che un bambino prende a calci un pallone per strada è lì che rinasce la storia del calcio’. Lo ha scritto Jorge Louis Borges tanti anni fa. E, ancora oggi, con questi racconti, sappiamo che è straordinariamente vero.
cs