La comunità di Sant’Egidio come ogni anno ricorda i “senza fissa dimora” che hanno perso la vita per strada in Campania, solo nell’ultimo anno sono 15 le vittime dell’ isolamento e del freddo”. I loro nomi saranno ricordati nel corso di sei celebrazioni liturgiche che si svolgeranno tra Napoli, Nola e Salerno, a cui parteciperanno trecento senzatetto, volontari e associazioni che operano nel settore.
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Appena un mese fa a perso la vita Viktor, ucraino, trovato morto al Centro Direzionale di Napoli per il freddo.
Da diciannove anni, a Napoli, la Comunità di Sant’Egidio ricorda le vittime della vita in strada, a partire dalla morte di Elisa Cariota, anziana senza dimora, che viveva nella stazione centrale di piazza Garibaldi, morta il 17 febbraio 1997.
‘‘Per ogni nome – dice Antonio Mattone, portavoce della Comunità di Sant’Egidio – sarà accesa una candela davanti all’icona di Maria Madre della Misericordia, nel cuore di questo Giubileo, in ricordo di coloro che sono ‘caduti’ per l’inaccoglienza, segno di una memoria cittadina, che deve restare viva”.
Domenica alle 12 celebrazione in ‘Memoria di Elisa e dei poveri che muoiono per strada a Napoli’ nella Basilica di San Giovanni Maggiore in Largo san Giovanni Maggiore a Napoli. Altre celebrazioni sono in programma domenica 28 febbraio nella chiesa del Sacro Cuore al Corso Vittorio Emanuele a Napoli e a marzo, in date da definire, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, a Nola e a Salerno.
La Comunità di Sant’Egidio esprime la sua preoccupazione per l’aumento della povertà e per le condizioni di isolamento in cui vivono tanti senza dimora e tante famiglie. Lancia un appello perché vengano aperte nuove strutture di accoglienza, soprattutto per i senza dimora malati e per le donne, ”le cui condizioni possono incorrere nel rischio di vita se non vi è una pronta accoglienza e cura della salute”. Dopo la celebrazione liturgica nella Basilica di San Giovanni Maggiore verrà offerto un pranzo ai senza dimora.