“Per l’anno 2016 la Regione Campania riceve 10 miliardi e 200 milioni di euro per il riparto nazionale del fondo nazionale”, lo ha annunciato Vincenzo De Luca, presidente della Regione, parlando del riparto nazionale del fondo sanitario nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta.
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“Per la prima volta nella storia della Campania – ha affermato – abbiamo la quota pro capite più alta: 1.740 euro. Abbiamo recuperato 50 milioni persi lo scorso anno perché non è avvenuta la modifica dei criteri di ripartizione a causa dell’assenza della Regione, ed era aprile 2015″. Quando cioè a palazzo Santa Lucia, sedeva Stefano Caldoro, oggi a capo dell’opposizione in Consiglio regionale. De Luca ha raccontato che in sede di Conferenza delle Regioni, la Campania “ha respinto la proposta dei tecnici del Comitato della Conferenza delle Regioni”. Sul tavolo un aut aut: “O un immediato riequilibrio oppure la Campania avrebbe negato l’intesa”. Cosa, invece, necessaria e che deve essere unanime per l’ok al riparto, pena la decisione finisce sul tavolo del Governo. “C’è l’impegno della Conferenza delle Regioni – ha fatto sapere- a creare una commissione che decida in un mese i criteri per il nuovo riparto”. Al momento la ripartizione avviene tenendo presente “il peso quasi esclusivo dell’età”, un “criterio voluto da Calderoli e Berlusconi che penalizza fortemente la Campania“. La Regione con la popolazione più giovane d’Italia, ma “con l’aspettativa di vita più bassa”. “C’è un peso rilevantissimo della deprivazione economica – ha sottolineato – devono essere adottati criteri che diano un peso alla percentuale d’età, ma anche alla deprivazione economica”. “La Regione Campania non intende più partecipare al mercato nero del riparto – ha concluso De Luca – ma pretende criteri nuovi e oggettivi”.
Ansa