Una rivendicazione culturale, ma non una manifestazione di ‘orgoglio terrorista’. Paolo Saggese è autore del libro “Rocco e i suoi fratelli”, edito da Parco letterario Francesco De Sanctis, e porta avanti una crociata per l’inserimento dei poeti del Sud nel documento del ministero dell’Istruzione che contiene le indicazioni nazionali per i licei.
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“E’ una lista di 17 autori – dice – e di questi nessuno è del Sud. Mancano personaggi come Rocco Scotellaro, a cui è dedicato il titolo del libro, Leonardo Sciascia”. Un elenco che non è obbligatorio perché i docenti non sono obbligati a scegliere tra quegli autori, ma “potrebbe indurli a non inserirli nei loro programmi scolastici”. E’ dunque un “limite” che è stato evidenziato e alla luce del quale “è arrivato l’impegno del ministro Stefania Giannini a modificare le indicazioni, cosa che, però, non è ancora avvenuta”. Eppure, fa sapere, in Parlamento ci sono sei interrogazioni e nel febbraio del 2015 è stata approvata una risoluzione “da tutti i partiti fatta eccezione per la Lega Nord” che ne chiedeva la modifica. La questione è approdata anche nel Consiglio regionale della Campania che, nel corso della scorsa Legislatura, ha approvato una mozione con la quale si chiedeva al ministero di modificare il documento.
“Fui io a presentarla – ricorda Rosa D’Amelio, oggi presidente del Consiglio regionale – E tornerà di nuovo in aula”. Nel frattempo D’Amelio ha annunciato anche la sua intenzione di “chiedere un incontro direttamente al ministro Giannini per capire cosa intende fare e quando”. “E’ con rammarico che siamo ancora in attesa di sapere cosa succederà – aggiunge – E’ assurdo che ci siano solo poeti del Centro-Nord. Mi sembra una discriminazione culturale. Mi auguro che questo libro possa essere utile a far sì che il Governo corregga quello che è un grave errore e divide il Paese in due”.
L’iniziativa di promozione del libro “Rocco e i suoi fratelli”, la cui distribuzione è gratuita è, per Lucia Fortini, assessore regionale all’Istruzione, “importante per recuperare la cultura del Mezzogiorno”. “Libri come questo – conclude – non solo possono sensibilizzare, ma anche aiutare a ricostruire la nostra storia”.