Una staffetta simbolica tra Salerno e Napoli per segnare una ripartenza dell’agroalimentare della Campania. Coldiretti ha incontrato i sindaci dell’agro nocerino-sarnese e acerrano per difendere il pomodoro San Marzano dop.
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Incontro anche con l’Associazione pizzaiuoli napoletani presso “Eccellenze Campane” che apre l’ultimo giro di boa verso il riconoscimento Unesco dell’arte della pizza. Due battaglie tenute insieme da un filo conduttore: la valorizzazione del “made in Campania“, un patrimonio inestimabile. Il pomodoro San Marzano, che peraltro è tra gli ingredienti fondamentali della vera pizza napoletana, è finito in una recente interrogazione al parlamento europeo.
Il commissario Hogan ha affermato che è lecito immettere sul mercato una scatola con la scritta “San Marzano”, fatta con pomodori coltivati e lavorati in Belgio. Da qui la protesta dei produttori dell’agro nocerino-sarnese e acerrano.
“La battaglia per il San Marzano dop – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – ha un valore economico e simbolico al tempo stesso. Siamo stanchi – sbotta Masiello – di subire furti d’identità. L’agroalimentare ha un valore economico enorme e deve avere lo stesso grado di tutela degli altri settori produttivi. La battaglia di Coldiretti è stata ampiamente condivisa dai sindaci e con il loro aiuto chiederemo alla Regione Campania e al Governo di aprire un focus sulle tutele affinché l’Unione Europea possa correggere le distorsioni”.
JulieNews.it