Le cronache continuano a registrare un’escalation criminale sul territorio napoletano. Omicidi a ritmo quotidiano che riaprono ferite antiche per la città e per l’intero Paese. Le prese di posizione delle istituzioni e delle forze politiche, sociali e sindacali non si fanno attendere. L’organizzazione a tutela dei lavoratori della polizia aderente alla Cgil ha emanato al riguardo una nota.
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«Serve impegno vero per Napoli e la Campania, con investimenti, iniziative e presidi all’altezza del compito”. Lo afferma il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone commentando le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano sulla necessità dell’esercito a Napoli. Contingenti come quello di Strade sicure, secondo il sindacato, sono “assai utili in relazione al presidio di obiettivi sensibili” ma “mancanti di una vera e propria mission di prospettiva info-investigativa mai potranno sostituire il vero ruolo di un presidio sul territorio che solamente un ufficio di polizia strutturato ed efficiente può garantire”.
Secondo Tissone “occorre una strategia mirata a partire dall’utilizzo di strumenti tecnologici che, come nel caso della video sorveglianza, a Napoli e non solo a Napoli, non risulta essere tuttora efficiente, stesso dicasi per il mancato potenziamento dei commissariati periferici che piangono una cronica carenza di organico, di mezzi e di strumentazioni”. Questo, conclude Tissone, è il vero e unico antidoto alla criminalità sempre più crescente che dilania il tessuto partenopeo ma per fare ciò servono reali investimenti nel campo della sicurezza come un reale coinvolgimento di tutti quei soggetti, enti, società e associazioni, che possono contribuire alla riuscita di un programma serio di recupero del territorio offrendo valide alternative a chi trova nella sola criminalità sbocchi quantomai effimeri e destinati ad un incerto quanto pericoloso futuro”.