«Ho guadagnato mille e trecento euro al mese, per un lavoro da impiegata in una ditta della provincia di Salerno con un contratto della durata di cinquantuno settimane. Solo che io non ho mai firmato quel contratto, non conosco quell’azienda, non ho visto neppure un euro, ora rischio di perdere il sussidio e in più devo pagare tasse per un reddito mai percepito».
A raccontarlo è uno dei circa centocinquanta precari ex Pip coinvolti in una presunta truffa sulla quale stanno cercando di tariffa chiarezza gli uffici dell’Inps di Palermo che stanno monitorando diversi casi di assunzioni fantasma.
«Controllando la mia posizione Inps – spiega la donna precaria – ho scoperto anche che risulto domiciliata a Bologna, ma io non ci sono mai stata. Hanno usato i miei dati, vorrei capire come sia stato possibile. Sono sconvolta e disperata».