SaluteParto eccezionale: sopravvive al gemello, morto da 4 mesi

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Sta bene la piccola Emilia, nata alla 12,34 del 12 gennaio scorso. La sua è una storia eccezionale, perchè nata da parto gemellare, con un bambino morto in utero da quattro mesi e uno vivo. A seguire la mamma l’equipe dell’ospedale salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, la donna aveva avuto in precedenza quattro aborti, di cui due gravidanze extrauterine.

E’ nata con un peso di 2.960 grammi alla 38° settimana per la gioia del papà, Massimo D’Auria di 34 anni e della mamma, Moccia Pasqualina di 31 anni entrambi di Mercato San Severino.
Un parto non facile il suo, compromesso anche da una lesione dell’intestino per una peritonite, emergenza rientrata grazie all’equipe medica.
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La gravidanza ottenuta da fecondazione assistita, andava bene quando alla 24.ma settimana è giunta la notizia che uno dei due gemelli era morto in utero. La gravidanza è stata monitorizzata accuratamente dal dottore Raffaele Petta, direttore del Reparto di “Gravidanza a rischio” del “Ruggi” e benché uno dei due gemelli fosse morto in utero, la mamma ha partorito Emilia senza problemi particolari quattro mesi dopo, lo scorso 12 gennaio.
Prima di questo caso – afferma Petta – avevamo avuto un altro caso ancora più raro e delicato, con due gemelli in un solo sacco e una sola placenta, di cui uno affetto da una gravissima malformazione riscontrata alla 21.ma settimana. Anche in quel caso siamo riusciti a portare a termine la gravidanza per uno dei bambini. Insieme allo neuropsichiatra infantile Giangennaro Coppola mi piacerebbe studiare a distanza di tempo come influisce l’evento della morte in utero sul gemello che sopravvive e quali sono gli effetti psicologici su chi sopravvive. Non ci sono studi in tal senso a livello mondiale”.

 

Redazione Eolopress

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