SaluteFarmaci: in Campania lo Stato spende di più

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Tra le regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica convenzionata (di classe A-SSN) più elevata ci sono la Campania con 167,5 euro pro capite, la Puglia con 161,6 euro e la Calabria con 158,6 euro; mentre la Provincia autonoma di Bolzano, l`Emilia Romagna e la Toscana hanno al contrario mostrato la spesa pro capite più bassa, pari rispettivamente a 97,0 euro, 103,0, euro e 108,0 euro, tali valori si assestano ben al di sotto della media nazionale di 134,4 euro.

 

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I farmaci antineoplastici e immunomodulatori si confermano anche nel 2015 la prima categoria a maggior spesa pubblica (comprensiva della spesa farmaceutica convenzionata e della spesa per l`acquisto dei farmaci da parte delle strutture sanitarie pubbliche), mentre i farmaci del sistema cardiovascolare vengono superati nella spesa dai farmaci antimicrobici.
Gli indicatori di appropriatezza “hanno mostrato un livello non sempre ottimale dell`aderenza al trattamento”. In particolare, per quanto riguarda il sistema cardiovascolare, il 58,9% dei pazienti è risultato aderente agli ipertensivi, mentre meno della metà dei pazienti (47,4%) ha assunto regolarmente il trattamento con gli ipolipemizzanti.
Relativamente al trattamento dell`ipertensione, è stato confermato l`uso inappropriato, già evidenziato negli anni precedenti, delle associazioni fisse di calcio-antagonisti con molecole attive sul sistema renina-angiotensina. Per quanto riguarda l`utilizzo dei farmaci inibitori della pompa acida, “sebbene ancora distanti da livelli di appropriatezza accettabili, l`indicatore ha mostrato nel 2015 un trend verso l`appropriatezza”.
Il monitoraggio dell`appropriatezza ha evidenziato, inoltre, “un andamento temporale crescente dell`uso dei biosimilari nei pazienti naïve, sebbene ci siano ancora spazi di miglioramento.
Askanews

 

Redazione Eolopress

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