SaluteCeliachia in aumento, ma 1 su 4 ignora la malattia

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Ad oggi il 48% dei celiaci in Italia è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l`11% nelle Isole. La regione dove risiedono più celiaci risulta la Lombardia, con 30.541 soggetti, seguita da Lazio con i suoi 17.355 e Campania con 15.509 celiaci. E’ quanto si rivela nella relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del Ministero della Salute, relativa all’anno 2014, inviata alle Camere il 26 gennaio scorso.

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I celiaci in Italia al 31 dicembre 2014 risultano 172.197, quasi 8.000 in più rispetto al 2013 e 23.500 in più del 2012.
La celiachia è l`intolleranza alimentare più frequente e la stima della sua prevalenza si aggira intorno all`1%. Partendo dunque da questo dato è stato calcolato che nella popolazione italiana il numero teorico di celiaci si aggiri intorno ai 600.000 contro i 172.197 ad oggi effettivamente diagnosticati. Come dire, uno su quattro non sa di esserne affetto.

Malattia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti n seguito all`assunzione del glutine, la celiachia colpisce in proporzione più le donne che gli uomini. 

La salute è un diritto di ogni individuo ed è importante fornire ai cittadini tutte le informazioni che possano contribuire a renderli consapevoli e a promuovere comportamenti utili alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura delle principali patologie”, scrive il ministro della salute Beatrice Lorenzin nell’introduzione al Rapporto. “Dopo la diagnosi, saper gestire la propria condizione di celiaco è il punto di partenza per poter organizzare la propria giornata e la propria vita sociale in modo consapevole e sereno”.

La garanzia di poter disporre di alimenti sicuri per i celiaci è estesa anche alla ristorazione scolastica, ospedaliera e pubblica dove oggi è possibile usufruire di una lista degli ingredienti per ciascun piatto ed identificare quelli senza glutine. A contribuire a tale servizio nella ristorazione ci sono gli operatori del settore alimentare, che ogni anno vengono formati e aggiornati per lavorare al meglio il “senza glutine”.

Importante novità quest’anno: dal 2016 la celiachia entra a far parte del Programma statistico nazionale, nella sezione studi progettuali, l`atto normativo che stabilisce quali sono le rilevazioni statistiche di maggior interesse pubblico che devono entrare nel Sistema Statistico Nazionale.

Di conseguenza, tutti i dati sulla malattia celiaca saranno raccolti a livello regionale e saranno trasmessi all`Istituto Superiore di Sanità che provvederà ad elaborarli e a studiarli nella loro completezza al fine di valutare alcuni indicatori particolarmente sensibili, come l`età della diagnosi, i sintomi, il momento della loro comparsa, i valori degli anticorpi specifici, il risultato della duodenoscopia ecc. per poter approfondire meglio i meccanismi responsabili dello sviluppo di questa patologia e delle sue temibili complicanze.

 

Redazione Eolopress

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