DemosPapa Francesco a Napoli: media stranieri puntano su Scampia

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2015/03/papa-francesco-a-napoli-09.jpg

papa-francesco-a-napoli-09

NAPOLI– Dei circa mille cronisti accreditati, un quarto viene dall’estero, ed è la tappa a Scampia quella di maggior interesse per la stampa straniera, che costituisce circa il 25% degli accreditati per la visita a Napoli di Papa Francesco.

 

Il “contingente” più consistente arriva dall’Argentina, Paese natale di Bergoglio, ma “moltissimi sono i reporter da tutta l’area Latina, dalla Spagna e dal Portogallo”, spiega don Doriano De Luca, che sta coordinando in questi giorni nella Curia partenopea il lavoro degli accrediti per la visita del Pontefice di sabato a Napoli.

“Molte richieste – spiega all’Ansa – ci sono giunte anche dall’Europa Centrale, in particolare dalla Germania. Tutte le maggiori reti televisive tedesche saranno a Napoli per coprire l’evento, ma molti giornalisti e fotografi arrivano anche da Austria, Repubblica Ceca, Belgio e da tutti gli altri Paesi europei, tra cui quelli dell’Est, come l’Ucraina”. A Napoli, ricorda don Doriano, ci saranno ovviamente anche reporter dagli Usa e dal Canada. La tappa più richiesta dai giornalisti è quella della Rotonda Diaz (che attira oltre un quarto delle richieste di accredito totale), sul lungomare, ma “i media stranieri ci hanno richiesto in particolare di poter coprire la tappa di Scampia”, spiega. “Desta curiosità – prosegue il sacerdote – anche la forte richiesta di accrediti per la visita in Duomo. I giornalisti dovranno attendere all’esterno ma abbiamo comunque ricevuto 130 richieste forse legate alla possibilità che si compia in presenza del Pontefice il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro”. Tante richieste e un lavoro intenso, che don Doriano sta svolgendo con un gruppo di sei persone e una rete di 130 volontari che sabato si occuperanno dei media. 

 

Tra i momenti cruciali della vista del Papa sabato a Napoli c’è il pranzo con i detenuti di Poggioreale. Ad attendere papa Francesco ci saranno anche i reclusi dell’altro istituto partenopeo, Secondigliano. In entrambe le strutture si contano circa tremila detenuti. Tutti, da questa visita di Francesco, si aspettano “che la loro voce – di persone comunque ‘costrette’ a vivere senza la propria libertà e ‘costrette’ anche a vivere in situazioni molto difficili – possa essere portata fuori dal Papa”, dice a Radio Vaticana Anna Maria Esposito, presidente dell’associazione di volontari “Carcere Vivo”.
“Da quello che abbiamo saputo sarà un pasto molto frugale, semplice, perché il tempo è breve e perché l’intenzione del Santo Padre è quello di salutare singolarmente ogni detenuto: non so bene in questo momento se prima o dopo il pasto, prima di andare via”, spiega l’operatrice. 

 

 

 

 

Redazione Eolopress

Leave a Reply