NAPOLI- Sara’ un “compleanno” del tutto speciale quello che sara’ celebrato a Napoli il 19 marzo prossimo, giorno in cui Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni. La citta’ partenopea, infatti, ricordera’ l’artista scomparso per un infarto il 5 gennaio scorso con una intera giornata dedicata alla sua memoria e di cui sara’ protagonista la musica.
Il primo appuntamento sara’ con un flash mob organizzato al Maschio Angioino. Un appuntamento aperto a chi, con voce e chitarra, vorra’ intonare il brano “Je sto vicino a te” e che sara’ preceduto, alle ore 11 nella Sala dei Baroni, dalla cerimonia di consegna alla famiglia Daniele degli 11 libri funebri con i messaggi che i napoletani hanno lasciato andando ad onorare le ceneri del Nero a Meta’ esposte per dieci giorni a Castel Nuovo dopo i due funerali celebrai prima nella capitale e poi in piazza del Plebiscito a Napoli.
La giornata proseguira’ con la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Lorenzo Maggiore durante la quale sara’ suonato lo “Sabat Mater” musicato da Enzo Avitabile mentre la sera si svolgera’ un grande concerto, alle ore 21, al teatro Mediterraneo della Mostra Oltremare. Qui, oltra al fratello Nello Daniele, saliranno sul palco artisti e amici del bluesman: da Enzo Avitabile a Francesco Baccini, a Eugenio Bennato, Tony Cercola, Teresa De Sio, Pietra Montecorvino, ma anche lo scrittore Maurizio De Giovanni e l’attore Peppe Lanzetta.
Le iniziative, promosse dal Comune di Napoli in collaborazione con la famiglia Daniele, prevedono anche una serie di omaggi che prenderanno vita nel corso dell’intera giornata: in ogni stazione della metropolitana verrano riprodotte in filodiffusione le canzoni del “Lazzaro felice”, mentre le frequenze online della web radio Europhone trasmetteranno omaggi ogni mezzora per tutta la giornata. Intanto il comune di Napoli, cosi’ come ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris, sta lavorando per l’intitolazione di una piazza al cantautore partenopeo. “L’abbiamo gia’ individuata e chiederemo al prefetto una deroga per i dieci anni canonici dalla scomparsa che – ha spiegato il sindaco – solitamente si attendono per l’intitolazione di un determinato luogo cittadino a qualcuno”.
