EBOLI (SA)- I carabinieri del Ros hanno eseguito nel salernitano 9 ordinanze di custodia cautelare (4 in carcere, 4 ai domiciliari, un obbligo di dimora) emesse dal gip, nei confronti dei componenti di un’associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e riduzione in schiavitu’.
Al centro delle indagini un’organizzazione transnazionale multietnica dedita alla tratta di cittadine romene impiegate in aziende agricole del salernitano, pagate male e trattate con violenza.
Le indagini partono nel 2013 da una denuncia presentata da un’operaia romena che si era sottratta al controllo del sodalizio operante nella Piana del Sele. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, le romene venivano ‘prese in consegna’ dall’organizzazione una volta giunte nel Salernitano, e venivano fatte alloggiare in un camping a Marina di Eboli, per lavorare poi in aziende agricole, sottopagate e vessate con minacce e aggressioni.
La cosca aveva rapporti anche con un funzionario del comune di Eboli, attualmente in pensione e ora ai domiciliari, che facilitava il rilascio dei documenti per la regolarizzazione dei permessi di soggiorno delle donne romene.