NAPOLI- Sono ventidue le case del sesso scoperte nello stesso quartiere di Napoli, Forcella, dalla polizia municipale in appena tre mesi. Le ultime due sono state individuate ieri nel corso dei servizi per il controllo della prostituzione da parte dell’unità operativa Tutela emergenze sociali, guidata dal capitano Sabina Pagnano.
I due locali erano occupati il primo da una prostituta marocchina che adescava clienti lungo corso Umberto mentre il secondo è risultato occupato da tre transessuali macedoni. L’unità operativa della Polizia municipale da novembre ha predisposto servizi di appostamento e sorveglianza per la presenza di prostitute, prevalentemente straniere, che svolgono la propria attività all’interno di terranei adiacenti al corso Umberto I e a Piazza Garibaldi.
‘‘Lo scopo primario di tale attività, che vede impegnati nei servizi notturni personale e mezzi della Polizia Municipale – si sottolinea – è di restituire decoro e vivibilità al Corso Umberto I e Piazza Garibaldi ove si sono riscontrati buoni risultati a seguito della attività in termini di presidio del territorio e controllo del fenomeno nelle ore serali e notturne’‘. Nel contempo ”si è accertato ormai da mesi che i quartieri limitrofi alla zona in osservazione, con particolare riferimento a Forcella, rappresentano l’area a luci rosse dove si consumano i rapporti sessuali a pagamento. Il tutto è favorito dalla compiacenza dei proprietari i quali speculano sull’attività di prostituzione cedendo in affitto terranei, spesso tuguri, a prostitute percependo somme lontanissime dalle normali quotazioni di mercato. Tra l’altro, da indagini effettuate, tutti i bassi posti in sequestro e liberati dagli occupanti, risultano accatastati come deposito e dunque illegittimamente concessi in locazione ad uso abitativo”. Da novembre ad oggi si è proceduto al sequestro penale di sette bassi tra la zona di Forcella ed il centro storico mentre sono stati liberati, previa diffida ai proprietari, altri 15 locali a livello della strada.
Della presenza di numerose case di appuntamento nella zona di Forcella a Napoli riferisce un’inchiesta del Mattino. L’attività posta in essere su disposizione del comando della Polizia municipale si sta concentrando in particolare sui bassi ad uso abitativo utilizzati come case di appuntamento da prostitute straniere. I proprietari individuati sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione come prevede la legge 75 del 1958, conosciuta come legge Merlin.
Ansa