SALERNO- Crollo della strada provinciale 430 “Cilentana”: occorre un fronte unico di pressione e di impegno per sollecitare l’intervento della protezione civile. Risponde a questa finalità l’iniziativa di ANCE Salerno, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera a sindaci ed operatori economici e sociali del territorio, sollecitando una iniziativa sinergica e congiunta per risolvere un problema che si protrae da diversi mesi e che costringe all’emarginazione buona parte del Cilento, del Parco Nazionale e del Golfo di Policastro.
«Tutti quanti sono quotidianamente costretti a percorrere questa arteria – dichiara il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – dopo lunghi mesi sono ancora costretti a subire situazioni di estrema difficoltà, essendo i percorsi alternativi estremamente disagevoli e inidonei al transito dei mezzi pesanti. Le ripercussioni, anche economiche, per questi territori, sono sempre più gravi e rischiano di essere devastanti se la situazione dovesse protrarsi anche nella prossima stagione estiva. L’idea di affrontare con metodologie e procedure ordinarie una simile problematica, è assolutamente improponibile e fuori da ogni logica. Per questo l’ANCE ha promosso un’azione forte di sollecitazione».
Nella lettera ANCE Salerno evidenza che la frana lungo la Strada Cilentana, che ne ha determinato la chiusura, come pure le problematiche di staticità legate ad uno dei piloni di sostegno di un viadotto, rappresentano eventi assolutamente straordinari e come tali vanno affrontati. «La nostra proposta, che vogliamo lanciare con forza – dichiara ancora il presidente Lombardi – è di attivare strategie d’intervento analoghe a quelle previste in caso di terremoti e di altre calamità naturali, che investe direttamente la Protezione Civile, almeno per i primi interventi-tampone atti a consentire una ripresa della circolazione. Solo in tal modo è possibile confidare in pocedure più rapide e in interventi solleciti e scongiurare il rischio, oggi più che mai drammaticamente attuale, che questa situazione e tutte le problematiche che ne conseguono, possano protrarsi ancora per molto tempo».
«All’intera classe politica salernitana, ad ogni livello istituzionale – conclude il presidente dei costruttori salernitani – voglio evidenziare che in Giappone in sei giorni è stata riparata un’autostrada devastata dal terremoto».