CAMEROTA (SA)- Nuovo bliz del Corpo Forestale dello Stato contro i reati urbanistico-edilizia-ambientali e per la tutela del paesaggio. Questa volta nel mirino degli inquirenti sono finite cinque manufatti, una piscina e altre opere abusive realizzate nel comune di Camerota alle localita’ ‘Cioffi’ e ‘Mingardo’ zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale ricadenti all’interno dell’area Protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
L’attivita’ investigativa svolta dalle Giubbe Verdi del Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, e’ terminata con la denuncia di tre persone alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.
Nello specifico, alla localita’ ‘Cioffi’, e’ stato riscontrato “la realizzazione abusiva in assenza di titoli edilizi e nulla osta delle autorita’ competenti, di cinque unita’ abitative a destinazione d’uso turistico/residenziale, per una volumetria di circa mille metri cubi, una piscina a servizio delle unita’ turistico-residenziale pari a circa 150 metri quadri di superfice calpestabile e la realizzazione di muri, scale, rampe di accesso e altro. Sono state identificate e deferite due persone responsabili degli abusi”.
Nella localita’ ‘Mingardo’, presso un complesso turistico, oltre ad accertare “l’inottemperanza da parte del titolare del villaggio dell’ordinanza emessa dal comune di Camerota di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi di opere abusive in precedenza accertate”, sono stati individuati “altre tre opere abusive di nuova costruzione di cui una nuova un’unita’ abitativa, un manufatto in calcestruzzo e un’anfiteatro, realizzati anche in questo caso in assenza di permesso a costruire, ed in assenza del nulla – osta da parte degli enti preposti”. L’attivita’ partita da alcune segnalazioni, ha consentito ai Forestali di identificare sia gli abusi che i responsabili.
Accertato l’abuso, il responsabile e’ stato deferito all’autorita’ giudiziaria e dovra’ rispondere per il reato di abusi edilizi, alterazione di bellezze naturali e inosservanza di provvedimenti dell’autorita’. “Il territorio del Cilento non e’ nuovo ad operazioni del genere- segnala il Cfs- da queste parti la tutela dell’ambiente e l’attivita’ di controllo del territorio e’ tra le priorita’ del Corpo Forestale dello Stato” poiche’ “trattandosi di un’area a grande vocazione turistica i costruttori senza scrupoli si lasciano facilmente tentare a raggirare i vincoli esistenti nell’area protetta”.