E’ nella sede della stampa estera a Roma che Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha presentato i bandi internazionali rivolti a venti dei principali musei italiani.
E sono: la Galleria Borghese, Galleria Nazionale d’Arte Antica e GNAM di Roma; Galleria degli Uffizi di Firenze; Galleria dell’Accademia di Venezia; Museo Capodimonte e Museo Archeologico di Napoli; Pinacoteca di Brera; Reggia di Caserta; Galleria dell’Accademia di Firenze; Galleria Estense di Modena; Galleria Nazionale delle Marche di Urbino; Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia; Museo Nazionale del Bargello; Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Taranto; Parco Archeologico di Paestum; Palazzo Ducale di Mantova; Palazzo Reale di Genova e Polo Reale di Torino.
Cosa succederà? Che anche in questo caso vi sarà un’accelerata sui tempi: le candidature infatti dovranno essere presentate entro il 15 febbraio prossimo ed entro il prossimo 15 maggio una commissione speciale, composta da cinque figure, decreterà per il MiBACT i vincitori dell’open call. Risultato? Dal 1 giugno 2015 i 20 musei avranno i nuovi direttori, che resteranno in carica per quattro anni.
Il bando, da oggi, è scaricabile sul sito del MiBACT, e da domani sarà disponibile sulla pagina dell’Economist, sintomo che anche in questo caso si stanno cercando manager ben equipaggiati.
Ma Franceschini stamattina a Roma ha anche ribadito i dati positivi raggiunti grazie ai cambiamenti nel sistema di gestione dei musei statali italiani, con le gratuità nelle prime domeniche e il biglietto a pagamento per tutti coloro che hanno superato i 25 anni. E immancabili arrivano le cifre: 40 milioni di visitatori nei musei statali nel 2014, con un incremento del 6,2 per cento rispetto all’anno precedente. Un milione i visitatori gratuiti in più, mentre sono 8,7 i milioni di incasso raccolti nello scorso anno. Tra le curiosità del 2014, in fatto di crescita, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova, che ha segnato un 26,3 per cento di visitatori in più, grazie anche alla riapertura delle sale dopo il sisma del 2012, ma anche il Museo Nazionale Romano e di quello che da dicembre è il Polo Reale di Torino.
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